Il giornalista ed esperto di mass media Klaus Davi è stato aggredito venerdì pomeriggio davanti alla moschea di viale Jenner, non lontano dal centro di Milano. L’uomo, che ha 59 anni, stava realizzando alcune interviste sulle prossime elezioni americane previste per il 5 novembre e, in particolare, sull’orientamento del mondo islamico sul tema. Dopo un po’, alcuni frequentatori del luogo di culto, infastiditi dalle sue domande, si sarebbero scagliati contro di lui tentando di prendergli il microfono.
Davi è scappato in un bar della zona e la polizia è intervenuta pochi minuti dopo. Una pattuglia della Digos è arrivata sul posto e lì ha trovato cinque o sei persone che avevano seguito il sondaggista intimandogli di consegnare loro telecamera e microfono. Quando gli agenti hanno fatto salire Davi sulla macchina di servizio per portarlo al sicuro, i violenti hanno preso a calci l’auto. L’uomo è rimasto fortunatamente illeso.
Questa sarebbe la seconda aggressione che il giornalista, ebreo e dichiaratamente gay, subisce al centro islamico di viale Jenner. Lo scorso giugno alcuni uomini lo hanno spintonato, spuntandogli addosso e minacciandolo: “Siete degli assassini, vattene! Ebreo di m***a ti ammazziamo”, avrebbero detto gli aggressori.