Giorgio
Fiorentini*
Le fonti dei dati oncologici di Milano non sono di facile consultazione, almeno questa è l’esperienza del cittadino normale. Quindi bisogna andare per deduzione ed analogia con i macro dati nazionali e accettare l’inesorabile incremento dei casi. Il carcinoma alla mammella è in crescita (ca il 15% di tutte le nuove diagnosi) seguito dal colon retto e dal carcinoma al polmone che ha avuto 3,5% di incremento annuo per le donne. Colpevole ancora una volta il fumo. Il trend in crescita della patologia (aggravata dalla sindemia del Covid-19) chiede a Milano di cogliere l’opportunità del progetto di salute del PNRR e del Piano europeo di lotta contro il cancro. I quattro ambiti fondamentali del piano sono: prevenzione, individuazione precoce, diagnosi e trattamento, qualità della vita dei pazienti oncologici e dei sopravvissuti alla malattia. Mi focalizzo su quest’ultimo intervento per sottolineare che questa attività attiene prevalentemente al comune di Milano che dovrebbe trovare i fondi e le risorse organizzative anche dal programma EU4Health. Migliorare la vita dei pazienti oncologici consiste nel dotarli di una smart card in cui si riassume la storia clinica e gestire le cure creando le condizioni facilitanti. Ed inoltre la consulenza per superare gli ostacoli del rientro lavorativo post diagnosi e post cura, l’accompagnamento operativo e professionale per l’accesso finanziario che spesso è un trattamento iniquo e vengono richiesti premi assicurativi proibitivi. È altrettanto importante superare la “financial toxicity” ed evitare di cadere nell’usura. Organizzare l’assistenza di sollievo informale e formale per i pazienti oncologici che hanno difficoltà a conciliare il lavoro e le attività di assistenza, la perdita del reddito corrente a causa della riduzione della riduzione dell’orario di lavoro e le ripercussioni sulle prospettive pensionistiche. Sviluppare azioni per diminuire le disuguaglianze di fronte al cancro non solo economicamente, ma anche come capacità di gestione della telemedicina e del monitoraggio a distanza. Ma chi fa che cosa? La proposta è tutti i nuovi municipi post elezioni organizzano un servizio di volontariato di presenza ed on line per far fronte a queste esigenze ”laiche” dei pazienti oncologici.
* Università Bocconi