ANNA GIORGI
Cronaca

La bufera sulla Biblioteca europea: "L’iter avanza, non temiamo rinvii"

Il sindaco Sala: "Ad oggi sappiamo che si procederà". La fine dei lavori è prevista entro il 2026. Per l’accusa, gli indagati avrebbero nascosto al Comune l’esistenza di eventuali conflitti d’interesse.

La bufera sulla Biblioteca europea: "L’iter avanza, non temiamo rinvii"

e Marianna Vazzana

L’iter dei lavori non avrà rinvii. "Si andrà avanti, questo almeno, è quello che sappiamo ad oggi". Lo spiega il sindaco Giuseppe Sala in merito al progetto della Biblioteca Europea di Informazione e Cultura, Beic, al centro di un’inchiesta della Procura per turbativa d’asta. Una inchiesta che è un po’ un fulmine a ciel sereno, ma non dovrebbecompromettere i fondi a disposizione, la maggior parte dei quali arrivano dal Pnrr, né rallentare i lavori. "I miei dicono di no – il commento del sindaco –. Il tema è che in casi del genere il rischio ce l’ha chi ha scelto i vincitori di una gara. Ovviamente nei prossimi giorni cercheremo di capire meglio dalla Procura, per quanto potrà dirci".

Le acquisizioni di documenti da parte della Guardia di Finanza hanno coinvolto anche gli uffici del Comune, che è il committente del concorso internazionale di progettazione su cui la Procura sta indagando. E, dall’opposizione, Riccardo Truppo (FdI) va all’attacco: "È necessario che il sindaco Sala e l’assessore Maran riferiscano al più presto in merito all’indagine. Lunare che nessun dipendente di Palazzo Marino, stazione appaltante, si sia avveduto del macroscopico conflitto d’interessi". Ma, secondo l’accusa, "gli indagati avrebbero impedito che il Comune venisse a conoscenza della situazione di conflitto di interesse e, quindi, di conseguenza sostituisse i componenti della commissione oppure escludesse i partecipanti dalla gara di progettazione internazionale per la realizzazione della nuova Beic". Lo si legge nel decreto di perquisizione eseguito dalla Guardia di Finanza nell’ambito dell’indagine in cui si ipotizza il reato nei confronti di Stefano Boeri e Cino Zucchi, architetti di fama internazionale e professori ordinari presso il Dipartimento di Architettura e Studi urbani del Politecnico di Milano, di Angelo Lunati e Giancarlo Floridi, ricercatori presso il medesimo Dipartimento, e di Manuela Fantini, in rapporti di "collaborazione internazionale" con Boeri. Secondo i pm Giancarla Serafini, Paolo Filippini e Mauro Clerici, che coordinano le indagini assieme all’aggiunto Tiziana Siciliano, Boeri e Zucchi, in qualità di commissari del concorso avrebbero "affermato falsamente l’assenza di posizioni di potenziale conflitto di interesse" nell’apposita dichiarazione di conferma di assenza di incompatibilità prevista dalla legge ed espressamente richiesta dal bando e presentata al Comune l’11 luglio 2022, giorno in cui sono stati scelti i vincitori.

La Beic è un progetto da quasi 130 milioni di euro che trasformerà l’area tra Porta Vittoria e viale Molise in uno dei più grandi poli bibliotecari d’Italia. L’opera, la cui idea originaria risale al 1996, dovrebbe sorgere nell’area tra la circonvallazione esterna e i nuovi Giardini 8 Marzo entro il 2026. Il progetto vincitore – che verrà finanziato quasi interamente con i fondi del Pnrr (101 milioni) e dello Stato (15,2 milioni) – è stato annunciato nel luglio dell’anno scorso a Palazzo Marino. Firmato dal un gruppo di architetti si Onsitestudio, ha avuto la meglio su altre 43 proposte arrivate da tutto il mondo. Secondo il cronoprogramma l’inizio dei lavori è fissato per il 2024 e il termine per la chiusura del cantiere è il 2026. In base al progetto, l’edificio avrà una superficie di circa 30mila metri quadrati, sarà localizzato nella parte verso via Monte Ortigara e avrà due grandi navate trapezoidali in vetro e metallo che conterranno una serra coperta ideale proseguimento dei Giardini 8 marzo.