REDAZIONE MILANO

La carica dei 35mila runner. Tra sport e solidarietà

I numeri della 24ª Maratona di Milano: dominio keniota ed etiope nella gara. Grande partecipazione nelle staffette che puntavano a raccogliere fondi.

I numeri della 24ª Maratona di Milano: dominio keniota ed etiope nella gara. Grande partecipazione nelle staffette che puntavano a raccogliere fondi.

I numeri della 24ª Maratona di Milano: dominio keniota ed etiope nella gara. Grande partecipazione nelle staffette che puntavano a raccogliere fondi.

Un esercito di corridori ha affollato ieri il centro della città. Prima - verso le 8.30 - sono partiti quelli che “facevano sul serio“, circa 10mila persone, poi i circa 15mila che hanno affrontato il percorso senza spirito competitivo, con la famiglia o con staffette organizzate per raccogliere fondi da destinare ad iniziative benefiche attraverso la piattaforma Rete del Dono.

Sono i numeri della Maratona di Milano, la più veloce d’Italia, arrivata quest’anno alla 23ª edizione. Ai quali vanno aggiunti quelli relativi ai partecipanti arrivati sotto la Madonnina dall’estero: circa 5.500 persone, provenienti da 101 Paesi del mondo. La gara ufficiale è stata dominata dagli atleti africani. Tra gli uomini trionfo keniota con Leonard Langat (con il tempo di 2h08’38), davanti a Isaac Kipkemboi Too e Timothy Kosgei Kipchumba. Tra le donne la vittoria è andata all’etiope Shure Demise Ware (in 2h23’31), davanti alla keniota Joan Jepkosgei Kilimo e all’altra etiope Alemtsehay Mekuria Alamirew.

Accanto alla gara ufficiale, come detto, c’era la staffetta UniCredit Relay Marathon con traguardo in via Palestro, format di corsa che permette di dividere il percorso in quattro frazioni, che permette ai runner di correre in team per una causa benefica, supportando i progetti di una delle 103 organizzazioni no profit selezionate. Quest’anno l’obiettivo era raccogliere 2 milioni di euro di donazioni sulla piattaforma di Rete del Dono, che andranno a sostenere i progetti solidali.

"Questa - ha detto l’assessora regionale al Turismo Barbara Mazzali - non è solo una gara, ma un appuntamento internazionale che porta con sé un indotto turistico reale. Migliaia di persone hanno scelto di essere qui non solo per correre, ma per vivere Milano. È questa la forza del turismo sportivo: coinvolge, emoziona e valorizza l’intero ecosistema dell’accoglienza".