
"Siamo coraggiosi, orgogliosi e sorridenti. Siamo interisti". Prima ancora di essere carrozzieri. Entrare nell’attività della famiglia Fiamberti in via D’Adda, a due passi dal Naviglio Grande e da viale Cassala, è come tuffarsi in un tempio nerazzurro tappezzato di scudetti, bandiere e foto: sorrisi immortalati vicino all’ex presidente Massimo Moratti o di fianco a Javier Zanetti, Mauro Icardi e Kwadwo Asamoah. "Siamo parte della stessa grande famiglia", dice Corrado Fiamberti, con cravatta nerazzurra sotto la tuta. Ha 54 anni e, insieme al fratello Riccardo, di un anno più giovane, gestisce la Carrozzeria Inter fondata nel 1961 da papà Vittorio, che di anni ne compirà 80 a breve, con il fratello Carlo.
E tra i motori si fa strada la terza generazione, con il ventottenne Edoardo (figlio di Corrado) e il diciannovenne Gianluca (figlio di Riccardo). "Il derby? Speriamo di vincere. Entrambe le squadre sono di ottimo livello", riflette Riccardo. L’eventuale trionfo sul Milan sarebbe un motivo in più per festeggiare l’11 novembre, giorno dell’anniversario della carrozzeria: con insegna gigante, la scritta Inter a caratteri cubitali ("la più grande della città"), bandiere offerte al vento e il logo nerazzurro pure sul marciapiede, da sempre è un punto di ritrovo di tifosi. "Nei tempi d’oro proiettavamo le partite sul maxischermo, stavolta guarderemo il derby nelle nostre case. Fa ancora paura organizzare momenti conviviali, c’è sempre lo spauracchio degli assembramenti. Ma torneremo a quei tempi", sottolinea Riccardo. E anche se le piccole folle non ci sono, la carrozzeria resta sempre un punto d’approdo per parlare di calcio: ieri, all’ingresso, la parola "derby" era regina tra i clienti.
Non tutti però hanno voluto azzardare pronostici, "per scaramanzia – spiega Cristian Russano –. Io guarderò la partita da casa e sarà come avere due curve in salotto: io e le mie due figlie siamo interisti. La mia fidanzata e i suoi due ragazzi, milanisti. Ne vedremo delle belle". Ma "alla fine – aggiunge Riccardo – non importa chi vince e chi perde. Il tifo è superiore al calcio: giochi tutto te stesso, credi in quei colori, li senti parte di te. Il senso di appartenenza ti appaga anche se i gol non arrivano". "L’Inter – continua Corrado – è follia, fantasia e amore". Un concetto caro ai tifosi e che emerge in "Pazza Inter", tra gli inni più amati, con la musica di Goffredo Orlandi e testo di Paolo Barillari e Dino Stewart. "Mi preparo alla sfida – commenta Barillari – sperando in una bella partita, a prescindere dal risultato. È nello spirito un po’ folle della squadra nerazzurra che si sono sempre concretizzati i successi più inattesi. E poi il calcio è una passione che unisce, come la musica. Io adoro ‘Mi Mi La Lan’ di Enzo Jannacci, la trovo una canzone bellissima: grazie alla musica, anche due tifoserie opposte possono trovare un punto di contatto".
Marianna Vazzana