SI.BA.
Cronaca

Milano ridisegnata da 130 studenti: "Tra 50 anni sarà viva e polifonica"

Tredici sogni in gara nel futuro Villaggio Olimpico, che ospiterà oltre 1.700 posti letto e servizi per i giovani. Il sindaco: "Riqualificazione di aree strategiche e mobilità urbana: le fondamenta per il nostro futuro"

La città ridisegnata da 130 studenti: "Tra 50 anni sarà viva e polifonica"

Tredici sogni in gara nel futuro Villaggio Olimpico, che ospiterà oltre 1.700 posti letto e servizi per i giovani. Il sindaco: "Riqualificazione di aree strategiche e mobilità urbana: le fondamenta per il nostro futuro".

Milano – Centotrenta universitari gareggiano per disegnare la città del futuro. Lo fanno in un luogo simbolo, l’ex Scalo di Porta Romana, che ospiterà prima il Villaggio Olimpico e poi lo studentato più grande di Milano - e d’Italia - con i suoi 1.700 posti letto e i servizi annessi (dall’ambulatorio all’area food). Dopo Olimpiadi e Paralimpiadi, l’obiettivo è lavorare i mesi estivi per riconvertire gli spazi (già progettati per ottimizzare la trasformazione finale) e aprirli agli studenti nell’anno accademico 2026/27. Qui, nell’ex officina dedicata alla riparazione dei treni, per la prima volta aperta al pubblico, circondata dai cantieri, studenti (l’età media è 24 anni), rettori e architetti si sono trovati per discutere sulle sfide urbanistiche del futuro.

L’occasione è il 50esimo compleanno di Coima, il titolo dell’hackathon universitaria è “Inspiring Cities“. "Abbiamo voluto chiamare a raccolta i giovani, tramite i rettori e i docenti delle più grandi università del Paese e creando una collaborazione simbolica tra Roma e Milano, per invitarli a una riflessione sulle città intese come infrastrutture sociali e ambientali fondamentali per il futuro", spiega Manfredi Catella, Founder e Ceo di Coima. Sotto la lente 13 sogni di studenti milanesi e romani, che sono partiti dall’analisi di trend demografici, ambientali, sociali e tecnologici per progettare i prossimi 50 anni.

Ad aggiudicarsi l’hackathon è la squadra composta da studentesse e studenti dell’Università Vita-Salute San Raffaele con il sogno “Organism“. "Le città del futuro non sono solo luoghi, ma organismi viventi e respiranti in cui ogni individuo si sente libero di essere sé stesso – l’immagine dalla quale sono partiti –. Le strade sono le vene e le arterie di questo organismo, che pulsano di vita e collegano ogni parte, assicurando che ogni persona, come una singola cellula, riceva tutto il nutrimento di cui ha bisogno per crescere. Nel 2054, la città non è solo efficiente: è viva. Il calore umano di una città è costruita intorno all’idea di comunità, dove ogni azione è finalizzata al benessere dell’individuo e, quindi, della collettività".

Seconda la Statale con “Pluralism“: "La nostra città futuristica ha molte voci e molti sogni – spiegano gli studenti –. Per Francesca, che ha appena avuto un figlio, il sogno è trovare qualcuno che si prenda cura del suo bambino, come Maria, che vive dietro l’angolo. Si sono conosciute a un laboratorio di giardinaggio, organizzato dal loro gruppo di incontro locale, dove hanno imparato a coltivare il proprio cibo, anche in piccoli spazi urbani. Amir, invece, è un immigrato. Sa di poter imparare l’italiano, perché ogni sabato c’è un corso all’aperto organizzato dal quartiere. Marta si è trasferita nella nostra città ideale per studiare: si è rotta una lampada nel suo appartamento e ha scoperto che può ripararla Francesco, un sessantenne che faceva l’elettrotecnico". "Il nostro sogno per una città futuristica è un manifesto di partecipazione, un’utopia di connessione. È uno spazio per dare voce a questa polifonia", concludono i giovani.

Le visioni degli studenti confluiranno nel capitolo conclusivo, non ancora scritto (“Unwritten Chapter: Next 50 Years”), del libro dedicato all’anniversario di Coima, che raccoglierà anche i contributi dei partecipanti. "Il luogo in cui ci troviamo, il Villaggio Olimpico e futuro studentato di Porta Romana, racconta la volontà di Milano di continuare a essere una città capace di accogliere, internazionale, innovativa, sostenibile a livello ambientale e sociale – il commento del sindaco Giuseppe Sala –: la riqualificazione di aree strategiche, il potenziamento della mobilità urbana, gli interventi di transizione digitale ed ecologica che stiamo realizzando ora sono le fondamenta su cui poggerà la Milano del futuro, una città che si evolve in modo policentrico, per essere sempre più a misura di cittadino".