RICCARDO RICCARDI
Cronaca

La competizione può aiutare anche la scuola

Riccardi La scuola è il più importante investimento economico, sociale e culturale. Un impiego a lungo termine con ritorni vitali per...

Riccardi La scuola è il più importante investimento economico, sociale e culturale. Un impiego a lungo termine con ritorni vitali per...

Riccardi La scuola è il più importante investimento economico, sociale e culturale. Un impiego a lungo termine con ritorni vitali per...

Riccardi

La scuola è il più importante investimento economico, sociale e culturale. Un impiego a lungo termine con ritorni vitali per il futuro. Inculca ottimismo della ragione che non si arrende ma ricerca la formazione di talenti. Non demoni delle disuguaglianze. Tutt’altro, perché una seria competizione aumenta ricchezza intellettuale riducendo la povertà. Da contrastare non con pietas ma innalzando dignità degli esseri umani che fatti non foste a viver come bruti ma per seguir virtute e canoscenza. Soltanto l’apprendimento elimina l’homo brutus per quello virtuoso. Non entriamo in tecnicismi. Ci basta ricordare gli attori di questa commedia reale. Lo Stato, la famiglia, gli insegnanti e gli allievi. Lo Stato in una visione lungimirante deve preparare il campo. La famiglia, base portante della società, non sempre in grado di capire il valore della cultura, deve essere aiutata. Indirizzando la prole al rispetto e alla educazione. Gli insegnanti hanno necessità, per la loro missione, di avere una esistenza decorosa e non intristita dalla indigenza. Nei differenti stadi devono mostrare equilibrio, pazienza e studio costante. Hanno nelle mani un potere che deve saper essere esercitato. La figura del Maestro non può perdere credibilità e carisma. Gli allievi parte del processo temporale dalla infanzia alla maggiore età. Si deve creare loro quella atmosfera composita dove c’è di tutto. Lo studio, l’educazione civica, lo sport, la musica, le scienze tecniche e umanistiche, il rispetto e il senso del dovere che precede quello del diritto. La scuola, in senso ampio, deve dare anche un contributo pratico tenendosi in stretto contatto con il mondo del lavoro, spesso alla vana ricerca di personale che c’è ma non si trova. Nella scuola si insegna la Storia che magistra vitae deve essere base per affrontare un mondo a cambiamenti repentini. Nei quali certi principi sono però inderogabili.