Palazzetto dello sport colpito dal nubifragio di luglio e affondato dalle ultime piogge, il Comune sceglie la somma urgenza: trecentomila euro di finanziamento e incarico a un’impresa, dalla settimana prossima via alla messa in sicurezza. Per ora si procederà con il rifacimento della copertura e su una parete esterna, risultata ammalorata a un ultimo sopralluogo. Per gli altri lavori, che riguardano gli interni pesantemente colpiti da tromba d’aria e grandinate estive, occorrerà attendere, e occorreranno altri fondi: almeno, a un primo conteggio, altri tre o quattrocentomila euro. È chiuso e inagibile da luglio il PalaMartesana, palazzetto dello sport tassello numero uno del nuovo polo palazzetto-auditorium in via Carabinieri Caduti, da pochi anni in funzione. I danni erano parsi subito ingenti, si era proceduto, nell’immediato, a rivestire il tetto lesionato dalla grandine con una copertura provvisoria. "Purtroppo - spiega Thomas Livraghi, vicesindaco e assessore ai Lavori pubblici - l’ultima forte pioggia ha dato, qui come altrove, il classico colpo di grazia. Vi sono stati ulteriori allagamenti e danni. Per evitare un ulteriore peggioramento della situazione abbiamo accelerato i tempi, facendo ricorso alla procedura di somma urgenza, in modo da poter intervenire in tempi brevissimi". I lavori. "Per ora tetto e parete, in modo da mettere in salvaguardia la struttura. Sugli interni dovremo fare ulteriori sopralluoghi, per avere un quadro chiaro. Purtroppo, già in estate, si erano constatati problemi e in particolare il sollevamento del parquet della palestra. Si procederà quanto prima. Ma di riaprire per ora non si parla. E almeno sino all’inizio dell’anno prossimo non si parlerà". A palazzetto chiuso è stato necessario fronteggiare l’emergenza spazi, molte società sportive e associazioni hanno trovato locali o sedi alternative provvisorie, altre si appoggiano alle palestre delle scuole. Nella struttura rimangono aperti solo il bar, a oggi funzionante, e lo spazio ludoteca, dove è stato provvisoriamente collocato il centro di aggregazione giovanile: "Era importante - così Livraghi - garantire ai ragazzi il mantenimento delle normali attività".
CronacaLa conta dei danni. Palazzetto dello sport si mettono le toppe. Ma nessuna riapertura