"Ho deciso di impartire lezioni di difesa personale alle donne: tante, sapendo della mia passione, si sono rivolte a me perché vorrebbero sentirsi più sicure quando camminano per strada da sole. Io penso che una donna dovrebbe avvicinarsi alle arti marziali perché affascinata da questa disciplina, non per paura di doversi proteggere da malintenzionati. Ma io stessa ho cominciato perché volevo essere in grado di difendermi in caso di necessità. E allora ho deciso di darmi da fare per tutte le altre donne. Quattro palestre mi ospiteranno per tenere i corsi ed è già un successo". Nicole Fiameni, ventisettenne, racconta al Giorno la sua storia. "Pratico Kung fu e difesa personale e sono abilitata all’insegnamento. E mi sono detta: vorrei che tutte si sentissero sicure".
Che cosa ha fatto scattare questo desiderio?
"Le violenze sessuali che si sono verificate in città, gli abusi durante o dopo serate in discoteca, ma anche le rapine e in generale tutti gli atti violenti nei confronti delle donne mi hanno fatto riflettere. Ho pensato: “Adesso basta. Una donna non può vivere nel terrore”, anche perché vedo molte amiche e conoscenti spaventate. Quindi ho deciso di fare qualcosa. E, chissà, insegnare difesa personale potrebbe diventare il mio lavoro".
Al momento di cosa si occupa?
"Non ho una vera occupazione, ho studiato Giurisprudenza e ho coltivato la mia passione per le arti marziali".
A lei è mai capitato di trovarsi faccia a faccia con un malintenzionato?
"Sì: sei anni fa ero in un parco. Uno sconosciuto mi ha afferrato per un braccio e ha cercato di tirarmi a sé. Io sono riuscita a divincolarmi e a scappare".
Il suo primo consiglio?
"Se si è costretti a percorrere un punto buio e deserto, tenere sempre gli occhi aperti e camminare il più in fretta possibile. Provare sempre a scappare se malauguratamente si finisce “in trappola”, non perdere mai la calma e “studiare bene” l’eventuale avversario. Io insegnerò i trucchi e le mosse più efficaci. Ma bisogna anche ricordare di evitare l’eccesso di difesa e che, tante volte, intervenire ad esempio con un calcio può essere controproducente se la tecnica è errata, perché l’altra persona potrebbe afferrare la gamba e far perdere così l’equilibrio".
Dove si terranno i corsi?
"In palestre di Niguarda (“Club amici del ballo”), Porta Romana (“La tigre nera”), Affori (“Danza e movimento”) e San Donato (“Madas”), che mi hanno dato fiducia: ne sono felice. Tutto è partito dopo che ho lanciato la mia idea sui social e sulle pagine Facebook dei quartieri. Si stanno iscrivendo donne di ogni età e ad Affori c’è già il pienone, tanto che si sta pensando di proporre un secondo orario: vuol dire che tante sentono il bisogno di sicurezza. I prezzi sono accessibili, nessuna deve rinunciare a questa opportunità per motivi economici".