REDAZIONE MILANO

La corsa per il sindaco. De Albertis si sfila

La presidente Assimpredil (indicata da Albertini): "Sono impegnata". E gli architetti insorgono contro la chiusura degli sportelli urbanistica.

Regina De Albertis 41 anni presidente di Assimpredil Ance da luglio 2021

Regina De Albertis 41 anni presidente di Assimpredil Ance da luglio 2021

Prosegue nel centrodestra la caccia al candidato sindaco per le prossime elezioni comunali del 2027. Dopo Maurizio Lupi e Letizia Moratti, ieri si è aggiunto alla lista, il nome di Regina De Albertis, presidente di Assimpredil Ance. A indicarla è stato Gabriele Albertini. "Un candidato politico - ha detto l’ex sindaco - parte in salita, perché Milano ha una parte politica tendenzialmente di centrosinistra. Per catturare il voto di sinistra moderato bisogna che il candidato sia un civico: io sono ‘innamorato’ di Regina De Albertis". Ipotesi che però la diretta interessata respinge indirettamente: "Io sono impegnata in associazione, devo portare avanti quello, a giugno ci sarà un nuovo mandato per altri quattro anni dove mi ricandido e spero di portare avanti il mio impegno come presidente, quindi il mio interesse è portare avanti le istanze della mia categoria".

De Albertis ha anche parlato, senza sbilanciarsi, del nuovo regolamento comunale per i dipendenti del settore urbanistica che vieta incontri e contatti con cittadini e professionisti. "Stiamo cercando di leggere nel dettaglio la delibera - ha detto - e di capire come funzionerà". Chi invece si è sbilanciato è l’Ordine degli Architetti di Milano, che definisce la disposizione "inaccettabile, sia sul piano giuridico che sul piano sostanziale". Secondo Federico Aldini, presidente dell’Ordine, la norma "sancisce un inammissibile ritorno ad un passato antecedente la legge n. 241/90 sulla trasparenza amministrativa e sul pieno diritto di partecipazione dei cittadini all’attività amministrativa. Da oggi - conclude Aldini - a voler seguire questa disposizione, l’unica modalità di dialogo con l’amministrazione rischia di diventare - per chi se lo potrà permettere - quello delle diffide legali a funzionari e dirigenti, per ottenere risposte circa lo stato dei procedimenti. In assenza di queste risposte scatteranno inevitabili ricorsi, e con essi le richieste di danni da ritardo. Invitiamo l’amministrazione a ritirare questo provvedimento contro il quale, in caso contrario, l’Ordine valuterà come agire".