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La cupola imbrattata. Scarabocchi mai rimossi

Palazzo Marino: "Le scritte sono vecchie, nessuna nuova incursione". Ad agosto il raid sul frontone. Ma la pulizia non è stata totale.

La cupola imbrattata. Scarabocchi mai rimossi

di Marianna Vazzana

Le scritte nere sulla cupola dell’Ottagono in Galleria hanno sollevato un polverone facendo tornare alla ribalta il tema dei raid vandalici nel cuore della città. "Quelle scritte sono vecchie, sicuramente antecedenti il blitz di agosto. Non ci sono state nuove incursioni", è la replica secca degli uffici di Palazzo Marino. Resta da chiedersi come mai quelle “tag“, firme, e quegli scarabocchi non siano finiti sotto la lente già allora, quando la Galleria era sotto gli occhi di tutti ancora più del solito, dopo l’attacco vandalico della sera del 7 agosto ad opera di tre vandali rimasti ignoti al frontone sopra l’arco affacciato su piazza Duomo. E, se già esistenti da tempo, come mai non sono stati ancora cancellati? Secondo l’Amministrazione, l’intervento è delicato vista la posizione delle scritte, in cima alla cupola e sui vetri.

Impossibile datare il blitz sulla cupola. Quel che è certo, però, è che la segnalazione ricevuta dal Giorno risale a martedì e che prima di due giorni fa nessuno aveva mai "fatto caso" a quegli imbrattamenti. In alto, sì, ma non invisibili. Non si sa con certezza da quanto tempo deturpino l’Ottagono (in alcune foto primaverili, scattate ad aprile, quelle scritte non c’erano. Vetri puliti pure in una foto postata su una pagina Instagram lo scorso 8 agosto, quindi appena dopo l’incursione) ma il “quando“ siano stati realizzati passa in secondo piano davanti all’evidenza: gli imbrattamenti sono realtà, non sono mai stati rimossi e dei vandali si sono comunque intrufolati raggiungendo la cima. Tra l’altro, sul frontone, una porzione laterale di muro è rimasta imbrattata: i simboli sono gli stessi che comparivano sulla facciata principale, replicati in “scala ridotta“.