REDAZIONE MILANO

La denuncia di un’altra Rsa: si allunga la lista

Anche la Mater Fidelis nell’elenco delle strutture sotto la lente della Procura. Il fascicolo al pm Clerici

Si allunga la lista delle Rsa finite sotto le luci della procura. A distanza di sei mesi dal momento più critico, quando non era possibile nemmeno più entrare all’interno delle residenze sanitarie assistenziali, anche le famiglie dei pazienti della Rsa "Mater Fidelis" di via Pascarella si sono organizzate. I figli di un paziente, solo un caso per ora, ha sporto denuncia sostenendo la morte sospetta del genitore. Questo nuovo fascicolo è stato affidato al pm Mauro Clerici, competente anche sul Pat e su altre sette residenze. Si tratterà di accertare quindi, i contorni dell’ennesima morte sospetta per Covid. Nemmeno al genitore di chi ha sporto denuncia fu fatta una autopsia. Se intanto una pseudonormalità è tornata all’interno delle strutture, con l’apertura dei cancelli e la possibilità per tutti di riprendere il contatto con gli opsiti, l’inchiesta, che si preannuncia lunga, punta a far luce sulle responsabilità di chi doveva gestire l’emeregenza.

Sono più di quattrocento le cartelle cliniche sequestrate dalla Guardia di finanza e dai Nas sulle quali il pool di periti medici cercherà di ricostruire un quadro chiaro. Ed è proprio qui la prima difficoltà in una indagine complessa. Nel periodo del Covid erano state bloccate le autopsie per ordine del procuratore Francesco Greco. Ora, attraverso l’analisi delle singole cartelle cliniche i medici dovranno capire la causa della morte di ogni paziente. Dovranno, cioè, attribuire la causa della morte precisamente alla pandemia e scorporare quei decessi che non hanno una causa riportabile al coronavirus. Compito assai arduo anche per un pool di medici esperti, perché non essendoci relazioni autoptiche molti decessi potrebbero rientrare nelle geniriche morti per polmoniti.

Quando i medici avranno terminato il loro lavoro e consegneranno alla procura, al pm Mauro Clerici che sta seguendo il Pat insieme ad altre sette Rsa, la perizia finale, i dati andranno confrontati con il quadro che emerge dalla relazione dei periti amministrativi che stanno vagliando le responsabilità dei dirigenti nell’avere applicato l’una o l’altra direttiva. Ed è proprio questa confusione di direttive "in divenire" dicono i magistrati che renderà particolarmente complesso il lavoro di questo versante amministrativo. Il Covid era una emergenza alla quale nessuno era preparato, le disposizioni normative erano in continuo cambiamento e i vertici delle residenze sanitarie si sono trovati a doverne applicare molte in pochissimi mesi. I consulenti ora cercheranno di capire se ci sono stati errori nell’applicazione delle norme.

Anna Giorgi