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La Finanziaria “strangola“ Milano: "Tagli per 92,5 milioni in 5 anni. A rischio i servizi per i cittadini"

La delibera di assestamento del bilancio per far fronte alla riduzione di risorse in arrivo dal Governo. L’assessore Conte: "Per quest’anno riusciremo a coprire il “buco“ grazie agli incassi dell’addizionale Irpef" .

Circa 151 milioni di euro. È il conto totale delle risorse che vengono tagliate o spostate dalla parte corrente alla parte capitale al Comune di Milano in seguito alla legge di Bilancio dello Stato del 2024 e del 2025. Lo ha spiegato l’assessore al Bilancio del Comune Emmanuel Conte in commissione illustrando la delibera di variazione di bilancio che il Comune è costretto a fare in seguito all’ultima finanziaria del governo. Una delibera "che ha un significato politico profondo", ha detto Conte.

Il concorso del Comune alla finanza pubblica per la legge di bilancio del 2024 indica un taglio lineare di spesa di circa 14 milioni all’anno dal 2024 fino al 2028, per un totale di 58,9 milioni di euro in cinque anni. A questo si aggiunge quello previsto dalla legge di bilancio del 2025 con concorso alla finanza pubblica di 8,9 milioni di euro per il 2025, 17,8 milioni per il 2026, 2027 e 2028 e di oltre 30 milioni per il 2029. La somma di questi cinque anni è quindi di 92,5 milioni di euro.

Quindi, ha riassunto l’assessore, il totale di tagli o di compressione della capacità di spesa del Comune previsto da questa legge di bilancio e da quella precedente "è poco più di 151 milioni di risorse che vengono o tagliate o spostate da parte corrente alla parte capitale. Significa andare a toccare i servizi che eroghiamo ai nostri concittadini".

Per la parte di quest’anno, il Comune però - ha detto ancora Conte - riuscirà a non intaccare i bilanci, perché "riusciamo a usufruire dell’andamento degli incassi relativi dall’addizionale Irpef". Il Comune registra infatti un aumento di circa 20 milioni all’anno per i prossimi tre anni "quindi riusciamo a compensare senza intaccare le spese delle altre direzioni - ha concluso l’assessore - Queste risorse che a giugno avremmo usato per finanziare un assestamento in più, le usiamo già adesso per coprire gli accantonamenti".

"Nove milioni per quest’anno, 18 milioni per il 2026 e altri 18 per il 2027 - hanno commentato la capogruppo del Pd a Palazzo Marino Beatrice Uguccioni e la presidente della pommissione Bilancio Simonetta D’Amico - si chiamano accantonamenti ma si traducono in soldi e servizi sottratti ai milanesi, e sono la diretta conseguenza dei tagli imposti dal Governo alle Amministrazioni locali. Ad ogni appuntamento di Bilancio, il Comune di Milano rivive il suo drammatico Giorno della Marmotta causato dai drastici tagli che il Governo Meloni impone alla nostra città".