
di Monica Guerci
Da via Costa a via Brodolin. A 3 km dalle case del centro di Senago, a 1 dalle prime abitazioni di Cassina Nuova a Bollate. La Galli (contestata azienda di trattamento di rifiuti speciali e non) si sposta e si allarga a sud di Senago, su un’area di 52.494 metri quadrati a ridosso di Bollate, a 850 metri dalla Bitumati di via Pace, altra azienda contestata dagli abitanti della frazione bollatese che vorrebbero vederla lontana dalle loro finestre. Tra battaglie legali e cambi di amministrazione, il trasferimento è fermo al 2008. "È un risultato storico, dopo 13 anni eccoci qui con lo spostamento dell’impianto lontano dal centro abitato e dalle scuole. Una volta attivato il sito di via Brodolini, la Galli avrà tempo 6 mesi per chiudere l’attività di trattamento rifiuti in via Costa", dice la sindaca di Senago, Magda Beretta (Lega).
Alla mano ha la bozza della convenzione appena approvata e snocciola le ricadute per la città: opere di mitigazione ambientale, nuova rotatoria fra viale Lombardia e via Brodolini, rimboschimento dell’area del Parco della Groane nel quartiere Mascagni, rinuncia al contenzioso aperto, il versamento nelle casse comunali di oneri di urbanizzazione per 1.175.000 euro in tre rate, la prima a 30 giorni dalla firma, l’ultima nel 2022.
Mentre a Bollate il popolo del web accende la protesta. "Senago incassa oneri, Bollate rifiuti" si legge nei post che chiamano in causa il sindaco Francesco Vassallo (Pd). Per limitare i danni, Vassallo nel 2016 rinunciava al ricorso al Tar aperto dalla vecchia giunta Lorusso per fermare l’avanzata della Galli e metteva sul piatto della trattativa le sue condizioni: "Galli di Senago e i due rottamai di via Friuli Venezia Giulia e di via San Nicola di Bollate concentrati nella stessa area di via Brodolin".
Un cambio di strategia che non aveva convinto i contestatori, ma i lavori non partirono e il trasloco della Galli sembrò finito in un cassetto. "Cassina Nuova la Terra dei fuochi di Milano: non bastavano una fabbrica di asfalto che ammorba l’aria e diffonde sostante altamente inquinanti e dannose, non bastavano cave, cementifici, piattaforma ecologia, rottamai di ogni tipo e dimensione, il tutto nelle immediate vicinanze del centro abitato, adesso arriva anche la Galli, azienda che stocca e tratta rifiuti industriali pericolosi, incendiatasi due volte nel 2017, quando i fumi sono arrivati anche a noi" dicono cittadini, Comitato Insieme per ambiente e salute e Civica AmbientaLista" che si preparano a riprendere la battaglia.
"Utilizzeremo ogni mezzo per tutelare la salute e la qualità della vita destinata a peggiore ancor di più anche per l’aumento del traffico di mezzi pesanti".
Tempi stretti per completare il nuovo impianto in via Brodolin, a luglio scadranno le autorizzazioni.