REDAZIONE MILANO

La giuslavorista dei malati: "Stop alle discriminazioni"

Sara offre consulenze legali: la scelta dopo la patologia che ha colpito la mamma "Con il Ddl sull’oblio oncologico finalmente passi avanti, ora meno ostacoli".

La giuslavorista dei malati: "Stop alle discriminazioni"

Per Sara Sindaco, avvocata giuslavorista di 38 anni, la scelta del volontariato è arrivata dopo "l’esperienza di malattia oncologica di mia mamma", che ha segnato uno spartiacque nella sua vita. Nel 2020 ha deciso di mettere a disposizione della Lilt le sue competenze, offrendo consulenze sui vari aspetti giuridici connessi alla malattia, dalla gestione del rapporto di lavoro all’oblio oncologico. Questioni che, per chi sta affrontando la lotta contro il cancro, creano nuovi ostacoli da superare. Il servizio che si occupa di dare informazioni sui diritti del malato oncologico è nato proprio grazie a lei, affiancata dal settore volontariato e dagli assistenti sociali Lilt.

"Lavorando in questo ambito e occupandomi delle problematiche legate al lavoro, dopo aver vissuto l’esperienza di malattia oncologica di mia mamma – racconta – ho capito che posso dare il mio supporto". Con l’accesso al supporto socio-legale si può trovare aiuto per dare risposte concrete alle necessità. Sono fornite informazioni utili sui benefici previsti dalla legge dello Stato, i diritti sul lavoro, le tutele giuridiche e previdenziali. "Chi si trova ad affrontare un tumore – sottolinea – spesso deve affrontare anche il tema del lavoro. I contratti collettivi disciplinano in maniera diversa il malato ecologico e questo è un tema importante, che va sviscerato. I malati necessitano di essere accompagnati nel capire queste dinamiche".

Altro tema fondamentale è quello del diritto all’oblio oncologico. "Il via libera al Senato al Ddl sul diritto all’oblio per le persone che sono state affette da patologie oncologiche – prosegue Sindaco - rappresenta l’eliminazione di una discriminazione per coloro che hanno vissuto l’esperienza di tumore e continuano a vivere ingiustamente uno stigma sulla loro pelle. Chi ha superato la malattia ed è guarito non deve più essere additato e identificato come malato oncologico. Possiamo presumibilmente immaginare che, dopo i tempi tecnici per gli ulteriori passaggi verso l’entrata in vigore effettiva della legge, già da inizio 2024 potremmo finalmente cancellare una discriminazione pesante che si protraeva da troppo tempo. Richieste di mutui, pratiche bancarie e assicurative ma anche procedure per adozioni, per coloro che da più di 10 anni hanno superato la malattia finalmente non saranno più una corsa ad ostacoli".

Andrea Gianni