ROBERTA RAMPINI
Cronaca

La gomma del Ponte made in Italy: "Idea geniale, sbarcata negli Usa"

Il ricordo della storica campagna pubblicitaria che fece da volano alla Perfetti

Franca Stangherlin e Francesco Oppi

Lainate (Milano) - "C’ero anch’io e ci siamo divertiti un sacco, insieme all’attrice Carla Gravina e al regista Mario Fattori. Quando siamo partiti per New York, mi ricordo che Ambrogio Perfetti mise a disposizione 100 milioni di lire, era un po’ perplesso e disse 'ma ci vogliono tutti questi soldi?'. La sua idea iniziale era di realizzare un set a Segrate e registrare lì la pubblicità. Ma il ponte di Brooklyn era un’altra cosa e lo capì anche lui". È il racconto di Franca Stangherlin, moglie di Daniele Oppi, pittore, pubblicitario poliedrico e creativo, che alla fine degli anni Sessanta realizzò il progetto grafico 'Brooklyn, la gomma del Ponte', l’iconico brand che rese famosa la Perfetti e Lainate in tutto il mondo.

La sua intuizione ebbe un successo immediato e lanciò le gomme da masticare prodotte dai fratelli Ambrogio ed Egidio Perfetti, titolari dello stabilimento Dolcificio Lombardo, oggi Perfetti Van Melle. La storia dello slogan e della ideazione grafica, quella della Perfetti e del legame tra arte, impresa e territorio, sono stati il filo conduttore della serata pubblica che si è svolta a Lainate.

Promossa dallo Studio Muliari, in collaborazione con il Comune, Ute Lainate, Perfetti Van Melle e B-Net, ha messo in evidenza come creatività e industria siano degli attivatori di innovazione e di cambiamenti sociali, come le città si identifichino con la produzione industriale che le caratterizza. "Mio padre era il titolare dell’agenzia Dany Pubblicità, aveva già creato brand e slogan di successo quando fu chiamato da Ambrogio Perfetti che voleva lanciare sul mercato italiano le gomme da masticare che i soldati americani, durante la Seconda guerra mondiale, avevano portato nel nostro Paese – racconta Francesco, figlio di Daniele –. Volevano produrre le gomme in un formato a lastrina con marca Perfetti e avevano bisogno di un progetto grafico. Per molto tempo gli italiani pensarono di masticare una gomma americana e oggi con quel marchio la Perfetti porta e produce negli Usa un prodotto nato lì: insomma, fu un’idea geniale".

Un marchio vincente, un volano per l’azienda lainatese. "Anche se oggi non è il principale brand della Perfetti, è stato sicuramente il primo marchio di grande successo – ha spiegato Corrado Bianchi, managing director di Perfetti Van Melle Italia –. Con il ponte di Brooklyn siamo sbarcati in televisione. Negli anni successivi abbiamo esplorato in altre occasioni il rapporto tra brand e art".