REDAZIONE MILANO

La guerriglia urbana e le parole del padre

Alle 17 del 24 novembre, a tredici ore dalla morte di Ramy, un centinaio di persone si ritrova sul luogo...

Alle 17 del 24 novembre, a tredici ore dalla morte di Ramy, un centinaio di persone si ritrova sul luogo...

Alle 17 del 24 novembre, a tredici ore dalla morte di Ramy, un centinaio di persone si ritrova sul luogo...

Alle 17 del 24 novembre, a tredici ore dalla morte di Ramy, un centinaio di persone si ritrova sul luogo dell’incidente: chiedono "verità e giustizia", accusano i carabinieri. Un automobilista al volante di un suv, infastidito dalla coda di veicoli bloccati dal presidio, supera la colonna e finisce addosso a quattro manifestanti. Una ventina di ragazzi corre dietro alla Mercedes, la blocca e la devasta, per poi malmenare conducente e passeggera. La tensione sale. Fino a esplodere la sera dopo in viale Omero: gruppi di incappucciati assaltano un bus della 93, incendiano rifiuti e sradicano cartelli stradali. I lacrimogeni della polizia placano la rivolta. E il padre di Ramy, Yehia Elgaml, la spegne definitivamente con parole non comuni: "Basta violenza".