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La Libreria Rizzoli resta nel Salotto. Canone sostenibile per altri 18 anni

Assegnazione senza bando in virtù del valore storico e culturale dell’attività presente dal 1949 . Delibera proposta dall’assessore Conte, che tutelerà anche “Bocca“. Affitto a 500mila euro annuo.

di Marianna Vazzana

I libri. Gioielli di carta da preservare anche nel Salotto di Milano, per non spegnere le luci della cultura tra i marchi di lusso nel cuore della città. Con questo spirito, concretizzato in una delibera ad hoc, il Comune di Milano ha deciso di rinnovare per altri 18 anni il contratto di locazione alla Libreria Rizzoli in Galleria Vittorio Emanuele II, senza bando, per garantire ancora a lungo la permanenza di questa storica attività che è di casa al civico 11 dal 1949 (e fin dal 1931 in spazi destinati ai libri). La maniglia di bronzo con la iconica “R” sulla porta d’ingresso è quella originale, di 75 anni fa. Enzo Biagi e Oriana Fallaci avevano lì un loro piccolo ufficio e ci sono ancora i segni della loro presenza: una targa e la lampada da scrivania di Biagi; la macchina da scrivere Olivetti Lettera 22 di Oriana Fallaci, in una teca vicino ai suoi libri. Due, i restyling: nel 1967, in occasione dei lavori per il centenario della Galleria, e nel 2014 in vista dell’Expo. Milanesi e turisti possono curiosare e leggere su tre piani che ospitano 40mila volumi e ammirare anche gli arredi di design di Vico Magistretti, Franco Albini e Gae Aulenti.

La delibera “salva librerie“, proposta alla Giunta dall’assessore alle Risorse finanziarie, economiche e patrimoniali Emmanuel Conte, prevede che alla scadenza dell’attuale concessione, all’inizio del prossimo anno, vengano nuovamente assegnati all’attività gli oltre mille metri quadri di spazi affacciati sul braccio principale della Galleria. Il provvedimento è stato pensato in vista della scadenza del contratto, non solo di Rizzoli ma anche della Libreria Bocca (nel 2025), in Galleria dal 1930 ma nata a Torino nel 1775 con i fratelli Bocca, oggi ritenuta la più antica azienda libraria rimasta in attività. E in Galleria c’è una terza sorella: Feltrinelli, dal 2006. Con il provvedimento si mettono in sicurezza queste attività storiche e per un lungo periodo: nello specifico, si prevede il rinnovo senza gara per 18 anni, anziché 12 anni come nei contratti precedenti, e bloccando il canone a 523 euro al metro quadro, come era nel 2013, più l’aggiornamento Istat e uno sconto del 10% disposto per le Botteghe storiche. Il canone di Rizzoli sarà di circa 500mila euro all’anno per 1.121 metri quadri. Un quarantesimo del canone che paga Tiffany, che con l’ultimo incanto è arrivata alla cifra stellare di 20.600 euro al metro quadro.

In un contesto come quello del Salotto, in cui la cultura rischia di essere annientata dai canoni di mercato, arriva la tutela del Comune anche tenendo in considerazione le difficoltà generali delle librerie a restare a galla per via della concorrenza dei colossi on line e dei costi crescenti che toccano i negozi fisici.

"Con questa scelta – spiega l’assessore Conte – vogliamo segnare un altro passo importante nella valorizzazione del nostro patrimonio, mantenendo in Galleria Vittorio Emanuele II il giusto mix commerciale che conservi e protegga anche i luoghi della cultura come le librerie. La salvaguardia delle librerie della Galleria non è un atto simbolico ma risponde al bisogno molto diffuso a Milano, capitale dell’editoria e della lettura, di garantire un’offerta culturale che riteniamo indispensabile non soltanto nel centro della città ma anche, capillarmente, in ogni suo quartiere". Milano ha infatti una percentuale più alta di lettori rispetto a quella nazionale (che è del 66%) : il 75% dei milanesi sopra i 14 anni si dichiara lettore di libri e di questi il 32% ne divora più di 12 all’anno. Appassionati sono soprattutto i giovani tra i 15 e i 24 anni. Secondo i dati della Camera di Commercio, poi, in città sono registrate 269 imprese che svolgono l’attività di commercio al dettaglio di libri nuovi; il numero sala a 540 se si considerano anche quelle che vendono i volumi come attività secondaria (edicole, cartolibrerie, librerie dell’usato). E se tra il 2019 e il 2021 si è registrato il +40% di crescita delle librerie on line, dal 2023 quelle fisiche si stanno risollevando. "L’atmosfera", secondo le risposte di chi acquista nei negozi, fa la differenza. E in Galleria il fascino aumenta.