MASSIMILIANO MINGOIA
Cronaca

La linea del superpoliziotto Gabrielli: "La percezione di insicurezza dei milanesi non va sottovalutata"

Il sindaco Sala ha nominato l’ex capo della Polizia come suo delegato a Sicurezza e Coesione sociale. Il tecnico farà parte di un Comitato strategico: "Sì a un uso diverso dei vigili". Granelli ’’commissariato’’.

La linea del superpoliziotto Gabrielli: "La percezione di insicurezza dei milanesi non va sottovalutata"

La linea del superpoliziotto Gabrielli: "La percezione di insicurezza dei milanesi non va sottovalutata"

L’ex capo della Polizia e della Protezione civile. Il superpoliziotto. È Franco Gabrielli, 63 anni, l’uomo scelto dal sindaco Giuseppe Sala come suo delegato a Sicurezza e Coesione sociale "a titolo gratuito". La nomina è stata comunicata ieri pomeriggio nella Sala Brigida di Palazzo Marino, al termine di una seduta di Giunta, dallo stesso primo cittadino, che aveva al suo fianco Gabrielli e gli assessori Marco Granelli (Sicurezza) e Lamberto Bertolè (Welfare). Loro quattro faranno parte del Comitato strategico per la Sicurezza e la Coesione sociale in cui saranno prese le decisioni sulle soluzioni da adottare per migliorare la sicurezza a Milano e anche la percezione che ne hanno i milanesi.

Dopo mesi di polemiche e proteste sull’emergenza sicurezza in città, Sala si affida a un tecnico di provata esperienza e sembra commissariare l’assessore Granelli, anche se il sindaco sottolinea che "la nomina di Gabrielli non comporta un giudizio negativo sull’operato di Granelli". Ma, poco dopo aggiunge, con un sorriso: "L’ufficio di Gabrielli sarà di fianco a quello di Granelli" all’interno del Comando della Polizia locale di piazza Beccaria.

Il superpoliziotto negli ultimi 25 anni ha vissuto a Roma, ma dal 1° luglio si è congedato dalla pubblica amministrazione e per i prossimi tre anni orbiterà a Milano come professore di Public Management alla Bocconi. Sala, per pura casualità, l’ha chiamato al telefono proprio a luglio per chiedergli un nome come consulente comunale alla sicurezza. Gabrielli l’ha informato che ormai era libero da impegni nello Stato e che sarebbe stato molto di più nel capoluogo lombardo per l’incarico universitario. Ed ecco concretizzarsi la nomina a delegato del sindaco per la Sicurezza e la Coesione sociale, perché Sala non è per nulla soddisfatto dell’immagine di Milano negli ultimi mesi: una città insicura, per i reati commessi o solo per la percezione di insicurezza dei milanesi. Su questo punto, Gabrielli premette che "Milano non è Gotham City", cioè non è come la città della saga di Batman in cui il crimine regnava incontrastato, aggiunge di avere bisogno "di un po’ di tempo per studiare la situazione e proporre soluzioni" e sottolinea che "la percezione di insicurezza non è un aspetto marginale, non si può avere un atteggiamento di sufficienza o di imbarazzo quando si parla di insicurezza percepita, citando solo i dati sui reati in calo". Un ragionamento in controtendenza rispetto a quelli sentiti a Palazzo Marino negli ultimi anni.

Sala e Gabrielli non escludono che tra le soluzioni per migliorare la sicurezza in città ci sia "un uso diverso degli agenti della Polizia locale". L’ex capo della Polizia è convinto che "a Milano si possano sperimentare strade nuove sulla sicurezza" e chiede che "la Polizia locale possa avere accesso al database delle forze dell’ordine". Gabrielli, a un tratto sorride, e dice ai giornalisti: "Svolgerò questo incarico a titolo gratuito. Non cerco posti nei cda, non voglio seggi in Parlamento. Niente dietrologie". E ricorda a tutti il suo motto: "Sii serio ma non prenderti troppo sul serio".