Alluvioni, dispersi da cercare con unità cinofile, black-out da gestire, operazioni antincendio: fine settimana di disastri nell’hinterland, ma l’allarme è finto, è una maxi-esercitazione della protezione civile di Città Metropolitana. Una grande prova sul campo per tenersi allenati e sensibilizzare la popolazione sulle emergenze. Sono 18 i comuni che ospiteranno Mast (Metropolitan area safety Test). Parteciperanno 90 gruppi con oltre mille volontari, enti locali, vigili del fuoco, sistema sanitario, operatori e osservatori dell’ex provincia. Si parte oggi da Pieve Emanuele, poi a ciascuno verrà assegnata una destinazione fra Cernusco, Cassano, Pozzuolo, Cinisello, Cologno, Gaggiano, Garbagnate, Paullo, Pero, Trezzano, Buscate, Bareggio, Legnano, Parabiago, Abbiategrasso, Solaro e Milano. Il collegamento dei singoli scenari e di tutte le forze al lavoro sarà guidato dal Comitato di coordinamento delle tute gialle di Palazzo Isimbardi.
Il test arriva pochi giorni dopo all’allarme crollo diga a Trezzo, Vaprio e Cassano con It Alert che ha inviato i messaggi del disastro, sempre per verificare procedure e recapito effettivo agli smartphone non solo dei residenti, ma di chiunque sia di passaggio nel giorno stabilito. Un modo per controllare che la macchina che mette in guardia dal pericolo funzioni non solo sulla carta, ma anche in pratica. Obiettivo, "salvare quante più vite possibile". Con questi mezzi infatti "si possono allertare quante più persone possibile in un lasso di tempo brevissimo".
Bar.Cal.