Feste ormai archiviate ma non la polemica, torna in consiglio la querelle Ztl "rinforzata" durante l’evento "Melzo Natale". Al centro delle interrogazioni di Fratelli d’Italia e Melzo si Rigenera i temi che già avevano portato sul piede di guerra i cittadini, firmatari in 500 di una petizione inviata in Prefettura: il rigore reputato eccessivo del provvedimento (chiusura delle tre piazze del centro per tutta la giornata, senza deroghe per i residenti), la comunicazione reputata scarsa e intempestiva, l’orientamento dell’Amministrazione per il futuro.
Nel dettaglio così Luca Mosconi, di Melzo si Rigenera: "Ci chiediamo per quale motivo i segnali stradali informativi non siano stati apposti ai varchi almeno 48 ore prima; e perchè i varchi fossero presidiati da volontari, che non possono svolgere servizi di polizia stradale, di ordine pubblico...". E così la lunga interrogazione di Edoardo Bernabovi, Fratelli d’Italia: "L’ordinanza ha portato a una class action di cittadini capace di raccogliere più di 400 firme, che non chiede l’abolizione della Ztl, bensì una regolamentazione. Si è reso necessario l’intervento del difensore civico di Regione Lombardia a tutela dei cittadini. Eppure, per oltre 30 anni, si sono svolti eventi di ben maggiore affluenza, senza provvedimenti così impattanti".
La richiesta: conoscere "le valutazioni che hanno portato all’attuazione delle ordinanze", e l’orientamento per le prossime manifestazioni pubbliche. L’Amministrazione, come da regolamento, risponderà in aula. Ma così il sindaco, Antonio Fusé: "Fu lo stesso prefetto, sulla scorta dei drammatici fatti dei mercatini di Natale, a invitare i sindaci al massimo rigore in occasione delle manifestazioni natalizie. Detto questo, non escludo qualche margine di modifica: mi confronterò con il comandante della polizia locale".
Monica Autunno