La linea tranviaria "Milano-Limbiate" non è più su un binario morto: anzi, tutte le speranze di vederla riqualificata, come desiderano da anni i pendolari, gli attivisti dei Comitati per il tram e i cittadini dei Comuni della tratta da M3 Comasina all’ex-Ospedale di Limbiate, si sono riaccese all’improvviso l’altro ieri dopo l’annuncio del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini. Le parole sono significative: "Nei prossimi giorni il mio Ministero metterà gli 88 milioni di euro necessari per la tranvia Milano-Limbiate", ha detto Salvini, alla cerimonia di inaugurazione della quinta corsia dell’autostrada "Milano-Laghi". In poche parole, c’è l’impegno da parte del Dicastero di competenza a sostenere quell’investimento finanziario mancante per far ripartire tutto l’iter, che si era interrotto lo scorso 30 giugno: dal giorno successivo era, infatti, andato perso il finanziamento statale da 59 milioni di euro. Da sommare ci sono anche i circa 26 milioni di euro di extracosti. Con l’aggiunta degli 88 milioni di euro tutto il restyling della tratta sarebbe così coperto, per una spesa complessiva di poco più di 180 milioni di euro.
Per il Comitato del Tram, "dopo questa dichiarazione di Salvini, siamo più fiduciosi che l’iter della Milano-Limbiate possa ripartire - conclude Mauro Anzani, del Comitato per il Tram -. Il tram Frecciarancio non è più in servizio dal 30 settembre 2022, vale a dire da un anno. Attendiamo con altrettanta fiducia in quale provvedimento sarà inserita questa somma".
Giuseppe Nava