Cinzia
Boschiero*
Milano partecipa al programma europeo Urbact , alle Urban Innovative Actions europee e condivide l’Agenda urbana europea. La nostra Milano l’ amiamo e apprezziamo proprio in quanto dinamica, mai ferma, internazionale; certo si è fermata per la pandemia ed anche ora ci pare un po’
sottotono, eppure Milano sta cogliendo tante nuove sfide di mobilità integrata sia nel settore istruzione,
formazione che nel settore trasporti e mobilità urbana. Ecco alcune opportunità a cui noi milanesi, cittadini
europei , possiamo aderire: per artisti, traduttori letterari , compositori, musicisti, cantanti, ci sono le
possibilità di mobilità grazie al programma europeo i-Portunus (https:www.i-portunus.eu), finanziato dal programma Europa Creativa che offre l’opportunità di beneficiare di un breve periodo di mobilità in un altro Stato; per i giovani oftalmologi ad esempio ci sono le borse di studio europee di GOAL, Società Scientifica Oculisti Ambulatoriali con sede a Milano che, con la Fondazione europea ESASO, offre periodi di formazione e mobilità internazionale. Sempre in termini di mobilità legata a professioni e giovani c’è il progetto AENEID (Academy for European Neurosurgical Excellence through Innovation and Diversity) che parte da Milano con 15 partners tra cui l’ European Association of Neurosurgical Societies finanziato dal programma ErasmusPlus per la formazione dei giovani neurochirurghi coordinato. Mentre per la mobilità urbana e i trasporti si segnala il piano Strade Aperte. Ci sono poi i giovani studenti di età compresa tra i 14 e i 20 anni
che ogni anno partecipano a Milano al concorso europeo I giovani e le scienze.
*Giornalista