NICOLA PALMA
Cronaca

La morte di Alexander. L’autista della Peugeot si presenta in caserma. Indagato un ivoriano

Il 23enne ha spontaneamente raccontato la sua versione ai carabinieri: la notte del 19 agosto era alla guida della macchina a noleggio che ha travolto Reyes. La vittima è morta due giorni dopo in ospedale.

La morte di Alexander. L’autista della Peugeot si presenta in caserma. Indagato un ivoriano

Il 23enne ha spontaneamente raccontato la sua versione ai carabinieri: la notte del 19 agosto era alla guida della macchina a noleggio che ha travolto Reyes. La vittima è morta due giorni dopo in ospedale.

Ha un nome il conducente dell’auto pirata che il 19 agosto ha travolto Alexander Reyes in via Cilea, al quartiere Satellite di Pioltello. È quello di un ivoriano di 23 anni, senza precedenti di polizia, che aveva preso a noleggio la Peugeot 208 bianca poi ritrovata dai carabinieri parcheggiata in strada e sequestrata. Stando a quanto emerso nelle ultime ore, il giovane centrafricano, ormai braccato dai militari, si è presentato spontaneamente in caserma nello scorso fine settimana per riferire che c’era lui al volante quella sera.

Gli investigatori dell’Arma lo hanno deferito all’autorità giudiziaria, in vista di una prossima iscrizione nel fascicolo coordinato dal pm Barbara Benzi: al momento, non sono stati presi provvedimenti nei suoi confronti, in attesa dei successivi sviluppi d’indagine che potrebbero essere imminenti. Innanzitutto, bisogna capire se la versione che ha riferito (e che sarebbe in linea con quanto finora ricostruito dagli investigatori) risulterà compatibile con l’esito dell’autopsia sul cadavere del ventisettenne peruviano, che è stata fissata per la giornata di domani. L’esame sul corpo dovrà stabilire con esattezza cosa abbia provocato il decesso di Reyes, avvenuto dopo due giorni di agonia nel reparto di Terapia intensiva all’ospedale Niguarda. L’ipotesi ritenuta più probabile da chi sta indagando sull’investimento letale è che tra i due, che non si erano mai visti prima, ci sia stato un litigio per motivi non ancora chiariti e che a un certo punto l’ivoriano si sia infilato in macchina per andarsene; il peruviano, che lavorava come magazziniere all’Esselunga e che non aveva mai avuto guai con la giustizia, avrebbe reagito lanciandosi sul cofano della 208 per bloccarne la marcia, senza riuscirci. Cos’è successo dopo? Con ogni probabilità, Reyes è scivolato sotto il veicolo, venendo schiacciato dalle ruote e riportando traumi alla testa poi risultati fatali. Quello che è accaduto nelle fasi immediatamente successive è stato ripreso in un video girato con lo smartphone da un residente, che lo ha consegnato subito alle forze dell’ordine.

Nel filmato si vede chiaramente la Peugeot bianca ferma a una ventina di metri dal corpo a terra di Reyes; poi il veicolo riparte, lasciandosi sulla sinistra il ferito, e sparisce nel nulla. Verosimilmente, il conducente della 208 noleggiata ha fatto retromarcia – o in alternativa un giro all’indietro – per rendersi conto da vicino delle condizioni del ventisettenne, ma poi se n’è andato senza allertare il 112 né prestare i primi soccorsi.

In via Cilea è rimasta anche la fidanzata trentaquattrenne e connazionale del sudamericano, che però ha fornito ai carabinieri una ricostruzione dei fatti considerata poco credibile. L’altro aspetto ancora da chiarire riguarda l’eventuale presenza di altre persone a bordo della 208 pirata: l’ivoriano era da solo la sera del 19 agosto o con lui c’era qualcun altro che avrebbe potuto dare l’allarme?