Intitolare una via, o una piazza di San Donato a Sergio Ramelli, vittima dell’odio politico degli anni Settanta. Lo chiede, con una mozione da discutere in consiglio comunale, la sezione locale di Fratelli d’Italia, col suo capogruppo Guido Massera. Cinquant’anni fa, il 29 aprile 1975, moriva in un letto d’ospedale a Milano, dopo 47 giorni di agonia, Sergio Ramelli, un ragazzo di 18 anni che il 13 marzo dello stesso anno fu aggredito da un commando di Avanguardia operaia a colpi di chiave inglese, mentre rientrava a casa. La sua colpa? Aver criticato le Brigate rosse in un tema scolastico. Questo drammatico episodio, ricordano i consiglieri comunali di Fratelli d’Italia a San Donato, è un riflesso degli "anni di piombo, che sono stati una delle pagine più tristi della nostra storia Patria. In Italia e a Milano, in particolare, imperversava un’assurda e cruenta guerra civile, soprattutto tra i giovani e nelle scuole. La tragica vicenda di Sergio Ramelli, così come quella di altri ragazzi politicamente schierati sia a destra sia a sinistra, è l’emblema di un periodo buio e crudele che ha visto tanti giovani morire". Da qui la richiesta, al sindaco Francesco Squeri e alla classe politica locale, di avviare l’iter necessario all’intitolazione di un luogo pubblico alla memoria del 18enne.A.Z.
CronacaLa mozione di FdI: "Una via intitolata a Sergio Ramelli"