
Roberto
Villa*
Negli anni ‘50’60 all’inizio dell’inverno Milano, una città molto diversa da quella di oggi, era spesso immersa in una densa nebbia e, nel 1959 Pier Paolo Pasolini, aveva scritto una sceneggiatura cinematografica che non sarebbe mai diventata film. La narrativa di quel lavoro vedeva la Milano del “boom” come palcoscenico di una brutale vicenda, alcuni teppisti prelevavano, con la forza, un omosessuale per condurlo in una località deserta e picchiarlo, fino alla morte.
Una rappresentazione simile a quella vera in cui Pasolini veniva ucciso nel 1975. Nella sceneggiatura de La Nebbiosa appaiono quelle analisi, sociologiche e poetiche, ed anticipatrici, che hanno fatto attribuire allo scrittore capacità “profetiche” di cui sorrideva, ma che sembravano trovare riscontro in quanto sarebbe accaduto nei decenni successivi, , in quella città di allora, e non per gli emuli dei locali “Teddy Boys”. La sceneggiatura, perduta, è rispuntata nel 1995 dall’archivio della rivista Filmcritica, e poi pubblicata da Il Saggiatore in versione integrale.
Nel 2016 il 6 Maggio, il Comune di Milano, con l’assessore Filippo Del Corno e fascia tricolore in rappresentanza del Sindaco, il consigliere Basilio Rizzo ed il “pasoliniano” Roberto Villa, in rappresentanza della famiglia, con una breve cerimonia, ha voluto nominare una strada in onore del poeta e cineasta PierPaolo Pasolini.
Quella città che ha avuto molta attenzione da parte del letterato, ha voluto essergli riconoscente con quell’importante segno, quella targa di via PierPaolo Pasolini da dove la Città si fa più grande una nuova Milano, “La Nebbiosa”.
*Fotografo