MONICA GUERCI
Cronaca

La nostra maglia rosa sporca di fango

La protesta contro i veleni del Seveso organizzata dal Comitato Coordinamento del Torrente

di Monica Guerci

In piazza Aldo Moro, Giorgio Poidomani indossava la sua maglia rosa caduta nel Seveso e sporca di fango. Mentre lungo il percorso dell’ultima tappa del Giro d’Italia, partita domenica da Senago, esponevano striscioni di protesta e di dissenso altri attivisti del Ccts, il Comitato Coordinamento del Torrente Seveso, che raggruppa, sotto un unico cappello, tutte le anime che si battono per fermare i lavori per la realizzazione delle vasche di laminazione contro le esondazioni del Seveso: da Bresso a Senago a Paderno, da Cormano a Cusano Milanino. "L’invarianza idraulica è civiltà, le vasche di laminazione uno scempio", "Vogliamo il Seveso pulito. Basta veleni nel Seveso". "Tutelare la falda e i pozzi", "No alle vasche", le scritte sui cartelli. "Lungo il percorso da Senago a Milano c’eravamo anche noi e i nostri attivisti che hanno mostrato manifesti per attirare l’attenzione sulle Vasche di Laminazione del Torrente Seveso e sul problema del disinquinamento delle acque del fiume per arrivare entro il 2025 alla realizzazione del Parco fluviale del Torrente Seveso", dicono dal comitato. C’erano con la stessa voce di sempre a gridare slogan "a batterci in difesa del Parco Nord e del Parco delle Groane, a denunciare il sacrificio di un bosco di migliaia di alberi (4 ettari di bosco maturo già abbattuto nel Parco Nord lo scorso agosto, al confine tra il Comune di Milano e Bresso, per fare posto alla vasca di laminazione). Poi è stata la volta anche del Parco delle Groane a cui vengono sottratti 17 ettari di suolo per costruire e poi cementificare 2 vasche della stessa acqua del Seveso proveniente dallo Scolmatore Nord Ovest con destinazione Ticino", spiegano gli attivisti. Alle autorità chiedono instancabili da anni alternative: dopo Bresso anche la prima vasca di Senago è in corso avanzato di realizzazione. Chiedono che si metta fine allo stato di illegalità e di abbandono del fiume. "Chiediamo che si realizzi il disinquinamento delle acque del Seveso e la realizzazione del Parco Fluviale: uno straordinario corridoio ecologico portatore di bellezza, di biodiversità e di frescura a beneficio dell’area Metropolitana Nord Milano". Cittadini e comitati sollevano inoltre la questione dell’acqua piovana che finisce nelle fogne "uno scandalo inaudito", dicono. Acqua che potrebbe essere raccolta e utilizzata per contrastare la siccità che, dato il cambiamento climatico, si incomincia ad avvertire anche in Pianura Padana.