
La palestra del Club Fitness FitActive di Baranzate può riaprire. Per il momento e in attesa della sentenza di merito da parte del Tar. Nei giorni scorsi il Consiglio di Stato ha accolto il ricorso di esecuzione cautelare presentato da FitActive e stabilito che "in termini di periculum in mora" è consentito "l’utilizzo dell’immobile e lo svolgimento delle attività di palestra".
Il Consiglio di Stato ha ordinato al "Comune di adottare tutti gli atti necessari per consentire l’esecuzione dell’ordinanza del medesimo Consiglio e disposto che in caso contrario verrà nominato un Commissario speciale che ne darà esecuzione".
Si chiude in questo modo la prima fase di una controversia giudiziaria complessa iniziata alla fine del 2019 e che aveva sollevato malumori tra gli iscritti quando la palestra di via Milano era stata chiusa in seguito a un’ordinanza del Comune per opere edilizie abusive con obbligo di demolizione delle stesse.
La palestra sorge in una zona industriale dove, in base al vigente Pgt, non sarebbe prevista tale destinazione urbanistica e le opere realizzate (di conseguenza) sarebbero abusive.
"Non abbiamo mai trovato un Comune così poco collaborativo. Ci siamo rivolti al Tar per chiedere la sospensiva dell’ordinanza del Comune ma i tempi della sentenza di merito sono molto lunghi; considerato che abbiamo fatto un investimento di 500mila euro per riqualificare un edificio dismesso e avviare la palestra, che la chiusura imposta dal Comune prima e il lockdown dopo, hanno causato un ulteriore danno economico, con determinazione abbiamo deciso di appellarci al Consiglio di Stato – dichiara Eduardo Montefusco (nella foto), titolare del brand FitActive –. Finalmente la bella notizia, ora si sta organizzando per la riapertura, lunedì 11 ottobre".
Ma intanto la giustizia amministrativa non ha ancora messo la parola fine alla vicenda.
Roberta Rampini