REDAZIONE MILANO

La partita ad alta tensione. Scortati per ventiquattr’ore tra insulti e danni al metrò

I transalpini si sono mossi in grossi gruppi dalla Centrale a Duomo. Poi sulla rossa fino a Lotto. Al Meazza tentativo di sfondare il cordone di sicurezza. I senza biglietto in Porta Romana.

Una giornata ad alta tensione in vista della partita di Champions Milan-PSG. Allerta massima dopo gli scontri notturni in zona Navigli, con tre feriti. A terra, sulla Ripa di Porta Ticinese, sono rimasti i segni: cocci di vetri e scie di sangue. Nel pomeriggio altri guai alla stazione Duomo, dove è stata danneggiata la cabina dell’agente di stazione Atm. In serata, poi, ci sono stati tentativi di sfondamento dello schieramento di polizia accanto al Meazza bloccati sul nascere. Scongiurato il peggio grazie al dispositivo di ordine pubblico predisposto dal questore Giuseppe Petronzi che ha monitorato il flusso dei tifosi transalpini per tutta la giornata e nei punti più caldi.

Nelle prime ore del pomeriggio, i francesi si sono spostati in grossi gruppi dalla zona della stazione Centrale, il luogo di ritiro dei biglietti della partita, verso il centro cittadino. Piazza Duomo è stata invasa: fumogeni, striscioni, cori. Ma nessun disordine. Poi, a gruppi, i tifosi sono entrati alla stazione del metrò dove i più scalmanati hanno danneggiato la cabina dell’agente di stazione (la Polizia Scientifica è intervenuta per i rilievi tecnici). Alcuni passeggeri hanno ripreso il fiume umano che scendeva verso la banchina, urlando insulti verso Milano. Un flusso comunque "circoscritto e convogliato" su treni dedicati, in direzione Lotto. Poi, da lì, i vari gruppi hanno raggiunto scaglionati lo stadio a piedi, lungo via Diomede, via Ippodromo e via Patroclo. Al Meazza sono arrivati anche altri tifosi francesi, su 12 pullman. Ancora guai quando qualcuno ha provato a sfondare lo schieramento di polizia che ha prontamente respinto il tentativo. Nello specifico, lungo il corridoio che dal parcheggio ospiti porta allo stadio, qualcuno ha cercato di fare pressione sulle paratie gialle laterali. Ma senza successo. Monitoraggio continuo prima dell’ingresso alla zona dei tornelli anche dall’alto grazie all’elicottero del 2 Reparto Volo della Polizia di Stato.

In totale, polizia, carabinieri, Guardia di Finanza e polizia locale si sono trovati a gestire oltre 4.300 tifosi transalpini. Non solo: la Questura doveva anche stare in allerta sul possibile arrivo di ultrà napoletani gemellati con i parigini.

L’ala più organizzata dei sostenitori di fede parigina è divisa in diverse fazioni, anche in contrasto tra loro. I più turbolenti? Un migliaio di ultrà. A cui vanno aggiunti un centinaio di supporter che abitualmente si muovono dalla Francia pur non avendo con sé il biglietto per lo stadio. E sono risultati tutti sprovvisti dei biglietti i 73 tifosi del PSG identificati nella tarda serata di lunedì dalla polizia, dopo i disordini sui Navigli. In cento, sempre senza biglietto, poco prima della partita si sono invece concentrati nella zona di Porta Romana, lontana dallo stadio San Siro. Sempre sorvegliati dalle forze dell’ordine, per impedire si spostassero in maniera incontrollata e scongiurare altri scontri. Le aggressioni di ieri notte fanno tornare alla mente il precedente di poco più di un mese fa: il 19 settembre, un uomo di 58 anni, cittadino britannico e tifoso del Newcastle, in città per assistere alla partita di Champions contro il Milan, era stato aggredito e accoltellato da un “branco“ di una decina di persone sui Navigli.

Marianna Vazzana