Agenti della polizia locale in stato di agitazione. Dopo Rozzano anche a Opera gli agenti sono sul piede di guerra contro l’amministrazione comunale. "Abbiamo proclamato lo stato di agitazione dei lavoratori della polizia locale di Opera, con richiesta alla prefettura di Milano di tentare una conciliazione – spiega Nunzio Princiotta, delegato territoriale Cse Sulpl –. Numerose sollecitazioni non hanno avuto il minimo riscontro da parte del Comune. Il contratto collettivo nazionale di lavoro è stato sottoscritto nel mese di novembre 2022 ma ancora non siamo riusciti a far partire la contrattazione decentrata". Sul tavolo ci sono varie questioni: il servizio degli agenti nelle giornate festive, gli adeguamenti delle indennità, la carenza di personale (l’attuale dotazione organica non consente di svolgere in modo funzionale e con standard di sicurezza accettabili i servizi esterni) e infine la formazione. E sul territorio i disservizi iniziano a vedersi. "Siamo solidali con la polizia locale poiché sono mesi che il servizio festivo e serale è stato interrotto – spiega l’ex sindaco Ettore Fusco – da una Giunta inesistente che non comprende l’importanza della presenza degli agenti sul territorio. I nostri operatori devono essere la forza della città e meritano per questo un organico adeguato, strumenti idonei e quell’opportuna formazione che negli anni passati addirittura fornivamo noi anche agli altri comandi proprio per la cura e attenzione che avevamo riposto nella sicurezza. Il Comune deve di garantire al personale di polizia il rispetto del contratto di lavoro, un organico congruo e strumenti e formazione adeguati. Mas.Sag.
CronacaLa polizia locale dichiara lo stato di agitazione