Risulta "ancora critica" la situazione dei pronto soccorso lombardi alle prese con il sovraffollamento di questi giorni, alimentato in particolare dall’impennata di sindromi respiratorie da influenza e altri patogeni di stagione, seppur "non disperata", spiegano all’Adnkronos Salute fonti dell’Areu (Agenzia regionale emergenza urgenza), "in particolare nelle Ats di Milano, Brianza e Insubria".
Anche ieri si riscontrava un numero molto elevato, superiore a quota 7mila, di accessi totali nei pronto soccorso della regione. Un dato appena inferiore al più alto registrato negli ultimi 15 giorni, quello del 27 dicembre quando erano stati superati i 7.500 pazienti nei reparti di emergenza-urgenza.
Poco prima di Capodanno l’assessore lombardo al Welfare Guido Bertolaso aveva parlato di "numeri impressionanti" delle sindromi influenzali, "più che raddoppiati nell’arco di due settimane", e aveva disposto la sospensione in via precauzionale dei ricoveri dal domicilio alle strutture che effettuano terapie riabilitative, per liberare letti e consentire, a catena, di liberare più facilmente i pronto soccorso sotto pressione per l’afflusso di pazienti.