È stato il primo centro di formazione italiano - riconosciuto dal ministero dell’Università e della Ricerca come Istituzione Afam - a rilasciare il diploma di primo livello in Musical (l’equivalente di una laurea triennale): Stm, la Scuola del Teatro Musicale, con quartiere generale a Novara e seconda sede a Milano, sarà anche la prima a ospitare nel 2025 lo step successivo. A settembre debutterà il corso di specializzazione di due anni, che corrisponde alla laurea magistrale, per Attori del Teatro musicale. L’autorizzazione è già arrivata, per decreto.
"Ed è una svolta e un riconoscimento importante – sottolinea il direttore, Marco Iacomelli – perché si colma un’altra lacuna e garantiamo un’offerta formativa che è presente anche all’estero". Il via libera per la triennale era arrivato nell’anno accademico 2019/2020. Proprio quest’anno ci saranno i primi “laureati“. Che potranno guardare oltre: verrà organizzata una prima classe di 20 persone per il biennio. Per le triennali ogni anno circa 300 persone si contendono i 40 posti a disposizione, su due classi. C’è chi arriva da licei musicali e coreutici, ma il profilo degli studenti è molto variegato: tanti si sono diplomati al classico o allo scientifico e negli orari extrascolastici hanno coltivato tecniche e passione fino a sperare di trasformarle in professione. Come ha fatto, in fondo, lo stesso Iacomelli, che prima di diventare regista è passato anche da Medicina e da Scienze e tecnologie della comunicazione musicale alla Statale di Milano. Poi la “chiamata“ del teatro fino all’intuizione: un’accademia per il Musical. L’ha “costruita“ con il socio Davide Ienco, presidente della Stm. Dal 2013 dalla Scuola del Teatro Musicale sono nate 11 imprese di alunni, otto compagnie, sono stati prodotti quattro musical (Next to Normal, Green Day’s American Idiot, Oklahoma!, Tick, tick… Boom!), tre spettacoli in prosa e documentari.
La casa milanese è sotto l’ala del Teatro Arcimboldi: "Uno “spazio prove“ che gli studenti possono usare per esercitarsi, per studiare e per incontrare artisti e che entro la fine di questa stagione sarà accompagnato da una nuova sala che potranno gestire direttamente gli studenti, per imparare anche questo aspetto del lavoro", sottolinea ancora il direttore, che ha lanciato la sfida 11 anni fa avviando un percorso specifico sul Musical, che preveda lezioni di recitazione, canto, danza e non solo. Si studia regia, dizione, economia, storia dello spettacolo, scenografia. C’è chi sceglie di aggiungere light design o sound design, tra adattamento testi e drammaturgia. Dal lunedì al venerdì, mattino e sera: "I percorsi triennali prevedono quattromila ore, la magistrale altre 2.850", fa i conti Iacomelli. La speranza è che l’Italia sappia trattenere i talenti che adesso guardano all’Inghilterra, a Francia e Germania; qualcuno degli ex studenti lavora in Canada. Si torna a investire nel musical italiano, completando il percorso accademico di “tre anni più due“ e inquadrando la prossima sfida, tanto complicata quanto affascinante: avviare dottorati di ricerca artistici.