
Gli assessori regionali Alessandro Beduschi (Agricoltura) e Massimo Sertori (Energia)
"Aumentare la produzione e l’autonomia energetica attraverso l’incremento delle fonti rinnovabili, salvaguardando territorio, agricoltura e contenendo i costi". Nasce con questi obiettivi il Progetto di legge, approvato ieri dalla Giunta regionale, con il quale si individuano le aree idonee per l’installazione di impianti fotovoltaici e agrivoltaici e che dovrà approdare in Consiglio regionale per l’approvazione definitiva. "Le direttive europee e la normativa italiana prevedono un forte incremento della produzione da fonte rinnovabile con obiettivi da raggiungere entro il 2030 – si spiega nella nota diramata dalla Regione –. Tale incremento in Lombardia sarà raggiunto sviluppando soprattutto gli impianti fotovoltaici e agrivoltaici".
Nel dettaglio, il progetto di legge, sulla scorta della legislazione italiana, prevede aree nelle quali l’installazione di impianti foto e agrovoltaici può avvenire secondo procedure semplificate e aree nelle quali vigono le procedure ordinarie, quindi più articolate e severe. Le prime sono quelle negli immediati dintorni delle autostrade e delle zone industriali. Con il provvedimento approvato ieri l’esecutivo lombardo ha introdotto un vincolo in più: in Lombardia la procedura semplificata sarà concessa fino a quando la potenza complessiva degli impianti non raggiungerà i 12 GigaWatt. Ed è stato calcolato che per arrivare a questa soglia occorrano pannelli che si estendano per una superficie di circa 20mila ettari o, detto altrimenti, 200 milioni di metri quadrati. Soglie che l’esecutivo lombardo intende raggiungere entro il 2023, come hanno spiegato gli assessori Massimo Sertori (Risorse energetiche) e Alessandro Beduschi (Agricoltura). "Regione Lombardia – annuncia il primo – ha definito nuovi scenari di sviluppo per le aree idonee destinate all’installazione di impianti a fonti rinnovabili, in particolare il fotovoltaico, con l’obiettivo di raggiungere 12 GigaWatt di potenza installata entro il 2030". Sertori ricorda, poi, il passaggio dal prezzo unico nazionale al prezzo zonale, avvenuto il primo gennaio 2025, un fatto che ha reso "ancora più urgente l’incremento di produzione di energia da fonti rinnovabili". "Il raggiungimento dell’obiettivo dei 12 GigaWatt di nuovi impianti – conclude – mira a incrementare l’autonomia di produzione in modo sostenibile garantendo sicurezza e competitività, favorendo la stabilità del prezzo zonale dell’energia".
Quindi Beduschi: "Siamo chiamati a coniugare la necessità di accelerare sulla transizione energetica con la responsabilità di tutelare un’agricoltura che è motore economico, presidio del paesaggio e fondamento della nostra qualità agroalimentare. Abbiamo scelto un approccio equilibrato, individuando obiettivi ambiziosi sulle rinnovabili, ma tracciando limiti chiari a tutela delle superfici agricole che alimentano le nostre filiere e sostengono la Dop economy lombarda. È un lavoro di mediazione complesso, ma necessario per garantire uno sviluppo sostenibile, che non metta in competizione l’energia con il cibo, ma valorizzi entrambe le vocazioni del nostro territorio".