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La riscossa del cinema estivo Biglietti scontati e il cult “Barbie“ Beltrade chiude ma per farsi bello

Cerri, patron di Anteo: "La metropoli merita una proposta culturale che duri tutto l’anno". Arena Est costretta a trasferirsi al chiuso dopo il nubifragio aumenta le presenze rispetto al 2022. .

La riscossa del cinema estivo Biglietti scontati e il cult “Barbie“ Beltrade chiude ma per farsi bello

Dopo la batosta recente dell’addio dello storico multisala Odeon che diventerà un centro commerciale di lusso, il cinema milanese cerca di rialzare la testa. E lo fa anche in un mese tradizionalmente critico per il grande schermo come agosto, con quegli indirizzi che hanno deciso di continuare la programmazione "ad oltranza". L’Anteo con la sua "corazzata" di multisala e arene estive (Palazzo del Cinema, Citylife, Ariosto più le quattro locazioni all’aperto dell’Arianteo) è da annoverare fra la piacevoli distrazioni di chi è rimasto in città. "Una metropoli dall’allure internazionale merita di avere una proposta culturale che duri tutta l’anno" dice il patron di Anteo, Lionello Cerri. Proposta che piace al pubblico milanese a giudicare dai numeri di Palazzo del Cinema e Citylife che registrano una performance economica nei primi sette mesi dell’anno quasi allineata allo stesso periodo del 2019, ultimo anno pre-Covid.

A traghettare il pubblico fra le poltrone rosse da quando è uscito (il 20 luglio) è stato un film-evento come "Barbie" che il solo giorno di Ferragosto ha trascinato al cinema oltre 20mila presenze a livello nazionale, portando l’incasso totale a quasi 28 milioni di euro. Un successo travolgente, quello del titolo di Greta Gerwig, che ha consentito di registrare un risultato eccezionale a luglio, con più di 5 milioni e mezzo di spettatori in Italia, il secondo miglior risultato di sempre da quando esistono le rilevazioni Cinetel (1995): il record è del 2011, con 5.800.00 spettatori. A ridare fiato al botteghino anche "Indiana Jones e il quadrante del destino" e "Mission: Impossible - Dead reckoning Parte 1". "I blockbuster americani hanno dirottato il mercato verso una situazione più positiva. Ci sono state assai meno uscite invece per il prodotto nazionale perché si aspetta il festival di Venezia. Fa eccezione “I peggiori giorni” di Massimiliano Bruno ed Edoardo Leo che, uscito alla vigilia di Ferragosto, sta registrando un buon riscontro" puntualizza Cerri. A proposito di cinema italiano grazie all’iniziativa ministeriale “Cinema Revolution” che ha messo sul piatto 20 milioni di euro, il biglietto in questo periodo costa solo 3,50 euro ma solo se la produzione è nazionale o europea. "Proposta lodevole ma da migliorare, con una maggiore promozione" sottolinea il proprietario del circuito Anteo.

"L’iniziativa va cambiata: bisogna estendere la promozione dei biglietti a tutti i film, inclusi quelli prodotti dalla major in Usa, se vogliamo far riscoprire il fascino del grande schermo. Il cinema non è ancora fuori dal guado, le piattaforme streaming hanno esteso il loro dominio durante il Covid. Bisogna anche allungare le finestre di programmazione dei titoli nelle sale, come in Francia, portandole a sei mesi" la posizione di Stefano Marafante, direttore artistico del Teatro Martinitt che organizza dal 2020 Arena Milano Est a Lambrate. Un cinema all’aperto che si ritrova però ospitato nella sala al chiuso dopo il nubifragio di tre settimane fa: "La pioggia e il vento hanno piegato letteralmente in due lo schermo all’aperto di 14 metri X 8, i danni superano 80mila euro. Noi però non ci siamo fermati e siamo in crescita del 10% sul 2022".

È chiuso dal 16 luglio (riaprirà in data da definire, probabilmente a fine agosto) il cinema Beltrade "ma solo perché stiamo facendo dei lavori. Il finanziamento è compreso fra 250mila e 300mila euro, una parte – circa 140mila - arriva da fondi del Pnrr. Abbiamo installato la pompa di riscaldamento, cambiati lo schermo, l’impianto audio e sono nuove anche le toilette" puntualizza Paola Corti che gestisce il monosala in zona Nolo da dieci anni. "Quando siamo arrivati la sala stava per chiudere i battenti. Ma noi eravamo fiduciosi, convinti che di cinefili a Milano ce ne potessero essere un po’. Abbiamo puntato su una programmazione non scontata e solo in lingua originale con sottotitoli". Il risultato è da happy end hollywoodiano: +23% di spettatori nei primi sette mesi dell’anno rispetto a gennaio-luglio 2019.

Annamaria Lazzari