MASSIMILIANO MINGOIA
Cronaca

La Russa al Piccolo Teatro. Sala esprime "remore". E striglia il centrosinistra

Per il sindaco il centrodestra "occupa tutti i ruoli". Avviso alla coalizione: "Ora basta divisioni. Se no a Milano tra tre anni rischiamo di perdere".

La Russa al Piccolo Teatro. Sala esprime "remore". E striglia il centrosinistra

La Russa al Piccolo Teatro. Sala esprime "remore". E striglia il centrosinistra

Esprime delle "remore" sulla nomina di Geronimo La Russa, figlio del presidente del Senato Ignazio, nel consiglio di amministrazione del Piccolo Teatro, attacca il centrodestra di Governo che sta "occupando tutti i ruoli" e, alla fine, il sindaco Giuseppe Sala striglia la sua parte politica, il centrosinistra, perché se i partiti del fronte progressisti non troveranno un’intesa il primo cittadino vede a rischio la tenuta del “fortino’’ Milano alle elezioni comunali del 2027. Insomma, Sala coglie la palla al balzo del caso La Russa jr al Piccolo Teatro per lanciare un grido d’allarme rivolto al centrosinistra, che nel 2027 non potrà più contare su Sala, già al suo secondo mandato, per la sfida per Palazzo Marino.

Ma procediamo con ordine. Partiamo da La Russa nel cda del Piccolo, nomina voluta dal ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano. "Su Geronimo – afferma Sala – in passato ho dimostrato di non avere preconcetti (il Comune lo ha nominato nel cda di M4 Spa, ndr). Ma nelle nostre scelte del passato e del presente mettiamo persone che hanno un percorso certificato nell’ambito culturale. Il Piccolo è un punto d’arrivo. Da questo punto di vista ho delle remore (sulla nomina di La Russa jr, ndr). Ma il Piccolo si regge sul contributo di vari soci tra cui il Governo. Per cui non posso che accettare questa decisione, che è legittima. Ma ho ricevuto tanti messaggi di protesta".

Sala, a questo punto, si rivolge al centrosinistra: "C’è una parte della sinistra milanese che fa del brontolio e del distinguo la sua cifra. A questa sinistra dico: finché c’è Beppe Sala a fare da parafulmine dell’universo mondo si va avanti. In politica, certo, bisogna esprimere idee, ma l’importante è vincere. Se non si vince, poi succede quello che stiamo vedendo: nel Paese c’è un’occupazione del centrodestra di tutti i ruoli. Per cui stiamo attenti, perché tre anni sono lunghi (da qui alla fine del mandato di Sala, fissata nel 2027, ndr) ma passano. Bisogna trovare una formula per essere coesi e non cercare sempre i distinguo che gli avversari non è che non hanno ma esprimono sottovoce. Noi invece facciamo più fatica a essere compatti quando è il momento di decidere e questo è estremamente pericoloso".

Per il sindaco, il centrosinistra potrebbe perdere Milano alle prossime Comunali se non sarà unito. Grido d’allarme rivolto in primis a Pd, M5S e Azione.