"Il messaggio poteva e doveva essere scritto meglio tant’è che adesso lo rivedremo e lo riscriveremo in modo più chiaro, ma la polemica è strumentale: qualsiasi cosa avessimo scritto, avrebbero trovato un motivo per attaccare questa campagna". Così l’assessore regionale Romano La Russa dopo le polemiche suscitate dalla campagna sulla sicurezza stradale pubblicata lunedì sulla pagina Instagram istituzionale della Regione Lombardia e promossa dalla Direzione generale Sicurezza, che fa capo proprio al suo assessorato. Polemiche che hanno indotto il presidente della Regione, Attilio Fontana, a sospenderla temporaneamente. Motivo?"Alcuni passaggi sono fuorvianti" ha ammesso lo stesso governatore. Il riferimento è ad una slide che, per come scritta, ha dato a diversi internauti l’impressione che i pedoni fossero in qualche modo colpevolizzati per gli incidenti avvenuti sulle strisce. Da qui riparte La Russa, che da un lato ammette l’errore di scrittura ma dall’altra punge chi ha protestato. "Da sempre la Regione e il mio assessorato hanno a cuore i problemi del pedone, è chiaro che è il più debole della scala ma ciò non toglie che anche il pedone deve fare un po’ di attenzione e non deve sentirsi sicuro anche se ha tutti i diritti e tutte le regole dalla sua parte. Non a caso in quella campagna parlavamo anche di contatto visivo con l’automobilista, che è importantissimo. La campagna – ammette La Russa a domanda – è stata fatta da noi come assessorato, come facciamo mille di queste iniziative nelle scuole e nelle aziende. Ora la riscriveremo in modo un po’ più chiaro in modo che anche quelli di sinistra possano comprendere. Quelli che hanno protestato sono cittadini solo di sinistra, non quelli in buona fede".
Gi.An.