La sanità e quelle promozioni contestate dall’Orac. Bertolaso invia le carte all’Avvocatura dello Stato

L'ORAC ha censurato promozioni nella sanità lombarda, trasmesse all'Avvocatura generale dal assessore Bertolaso in risposta a interrogazioni in Consiglio regionale. Le promozioni, annullate in autotutela, coinvolgono dirigenti sindacali e richiedono concorsi pubblici. Rozza chiede il rispetto delle regole e delle competenze professionali.

La sanità e quelle promozioni contestate dall’Orac. Bertolaso invia le carte all’Avvocatura dello Stato

L'ORAC ha censurato promozioni nella sanità lombarda, trasmesse all'Avvocatura generale dal assessore Bertolaso in risposta a interrogazioni in Consiglio regionale. Le promozioni, annullate in autotutela, coinvolgono dirigenti sindacali e richiedono concorsi pubblici. Rozza chiede il rispetto delle regole e delle competenze professionali.

Guido Bertolaso ha fatto sapere di aver preso atto dei rilievi mossi dall’ORAC (Organismo Regionale per le Attività di Controllo) su alcune promozioni avvenute nella sanità lombarda e aver trasmesso gli atti all’Avvocatura generale dello Stato. L’assessore regionale al Welfare lo ha annunciato ieri in Consiglio regionale in risposta all’interrogazione di Carmela Rozza, consigliera regionale del Pd. Il riferimento è, per l’esattezza, a due infermieri e una professionista stabilizzati come dirigenti attraverso la legge per assumere i precari che hanno servito durante la pandemia nonostante fossero già dipendenti a tempo indeterminato dell’ASST Santi Paolo e Carlo. E ad un’altra infermiera, già a tempo indeterminato al Policlinico e dirigente sindacale in distacco, ingaggiata per 3 anni alla direzione delle professioni sanitarie della Ca’ Granda con un “15-septies”, procedura con cui il dg può reclutare "laureati di particolare e comprovata qualificazione professionale" per "funzioni di particolare rilevanza e interesse strategico".

Queste promozioni sono tutte da annullare "in autotutela", ha stabilito l’ORAC in due delibere approvate il 9 settembre. A darne notizia era stata, nei giorni scorsi, l’Usb, che aveva segnalato proprio all’ORAC i provvedimenti, tutti presi, sottolinea il sindacato di base, sotto la direzione di Matteo Stocco, ex direttore generale dell’ASST dei Santi passato, dall’inizio del 2024, al Policlinico. Tre su quattro, aveva sottolineato Pietro Cusimano, rappresentante dell’Usb, sono "a favore di persone che sono o erano dirigenti sindacali: un ex della Fials, uno della Uil e uno della Cgil". Ad ORAC si era rivolta pure Rozza, che a maggio aveva denunciato d’aver ricevuto via segnalazioni anonime i nomi dei futuri vincitori di 7 bandi di mobilità attivati dal Policlinico gestione Stocco, "tutti confermati e provenienti dall’ASST Santi Paolo e Carlo", oltre a quello "della vincitrice del bando ex art.15 septies".

Da qui le interrogazioni sui due infermieri dei Santi, diventati dirigenti nel 2021 con incarichi di 36 mesi che ORAC aveva già censurato raccomandando all’ASST di indire un concorso pubblico, poi bandito ma mai espletato in forza di un parere commissionato a una consulente esterna; i due erano stati poi stabilizzati col decreto per l’emergenza Covid e uno, vincendo una mobilità “indovinata” dall’anonimo, è andato al Policlinico dove dirige provvisoriamente una struttura complessa. Ora, di fronte a quanto detto ieri da Bertolaso, Rozza torna alla carica: "Ricordo che in una situazione identica a questa, sempre all’ASST Santi Paolo e Carlo, ma relativa ad un geometra, si è deciso di retrocedere il geometra senza coinvolgere l’Avvocatura generale dello Stato. Credo che per rispetto di tutti i professionisti che si sono laureati e hanno i titoli e le competenze per fare concorsi si debba ripristinare lA correttezza e applicare le delibere di ORAC".