
Alle prestazioni già gratuite se ne aggiungeranno altre una volta attuate le mozioni
Il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità una mozione con la quale chiede alla Giunta regionale di esentare le donne vittime di violenza dal pagamento del ticket sanitario relativo alle visite e agli esami legati proprio all’abuso subito. Sul tema hanno presentato mozioni sia Fratelli d’Italia, con Alessia Villa prima firmataria, sia la Lega, con primo firmatario il capogruppo Alessandro Corbetta, sia il Pd, con Paola Bocci prima firmataria. L’Aula si è infine espressa su due mozioni, approvandole entrambe all’unanimità. Quelle di FdI e Pd sono state infatti unite in una sola, mentre la Lega ha preferito che la propria fosse votata a parte.
Nel dettaglio, il testo presentato da FdI impegna la Giunta a prevedere l’esenzione del ticket per le donne vittime di violenza residenti in Lombardia e inserite in un percorso di presa in carico nei centri anti-violenza relativamente alle prestazioni correlate alla violenza subita: visite ginecologiche, infettivologiche, psichiatriche, esami ematochimici e sierologici per malattie sessualmente trasmesse, tamponi microbiologici, colloqui psicologici (già garantiti gratuitamente nei consultori). Prevista anche la gratuità per alcune classi di farmaci. Nel documento del Pd, a prima firma Paola Bocci, si impegna la Giunta a "istituire un codice di esenzione a favore delle vittime di violenza di genere e/o per motivi legati all’orientamento sessuale e all’identità di genere, garantendo l’accesso gratuito alle necessarie prestazioni sanitarie e farmacologiche connesse alla violenza subita". Ma non solo: si estende l’applicazione della medesima esenzione di pagamento anche agli orfani di femminicidio, si definiscono in tempi rapidi le modalità per l’attivazione e l’utilizzo del codice di esenzione e, infine, si richiede di promuovere campagne informative sull’esistenza dell’esenzione. La mozione che accorpa quelle di FdI e Pd è stata approvata all’unanimità dei presenti (60 voti).
Quella della Lega chiede anch’essa l’esenzione ma in premessa ricorda i numerosi provvedimenti già votati da Regione Lombardia a sostegno delle donne vittime di violenza. Da qui la decisione del gruppo, comunicata dalla consigliera Silvia Scurati, di mantenere il proprio testo e non confluire nel documento di Villa, rammaricatasi per la scelta del Carroccio. Come detto, anche questa mozione è passata all’unanimità dei presenti, scesi però a 51. "L’approvazione della mozione è un bel segnale per garantire cure mediche e psicologiche senza alcuna barriera in un momento di estrema fragilità per chi ha subito violenza" sottolinea Villa. "Abbiamo voluto dimostrare con interventi concreti pieno sostegno a tutte le donne, specialmente a quelle più fragili e bisognose di aiuto" ribadisce Corbetta. "Come Consiglio regionale abbiamo fatto un ottimo lavoro a sostegno di una proposta importante, quella a favore delle vittime della violenza di genere" rimarcano Bocci e Pierfrancesco Majorino, capogruppo del Pd.