REDAZIONE MILANO

La scommessa sull’ex Sifta di Bonola. Riqualificazione con più case popolari

Il Consorzio Cooperative Lavoratori e la Libera Unione Mutualistica si uniscono a Borio Mangiarotti per trasformare l'ex stabilimento Sifta a Milano in residenze e aree verdi, promuovendo la rigenerazione urbana e la qualità abitativa.

Il Consorzio Cooperative Lavoratori e la Libera Unione Mutualistica si uniscono a Borio Mangiarotti per trasformare l'ex stabilimento Sifta a Milano in residenze e aree verdi, promuovendo la rigenerazione urbana e la qualità abitativa.

Il Consorzio Cooperative Lavoratori e la Libera Unione Mutualistica si uniscono a Borio Mangiarotti per trasformare l'ex stabilimento Sifta a Milano in residenze e aree verdi, promuovendo la rigenerazione urbana e la qualità abitativa.

Il Consorzio Cooperative Lavoratori (Ccl) e la Libera Unione Mutualistica (Lum) si affiancano a Borio Mangiarotti nella trasformazione dell’ex stabilimento Sifta (azienda di tintoria e trasformazione tessile), un’area di circa 35.000 metri quadrati nel quartiere Bonola, nelle immediate vicinanze della fermata della metro, destinando una quota aggiuntiva del 10% a edilizia residenziale convenzionata ordinaria, oltre alla quota minima del 40% prevista dal piano di governo del territorio.

La collaborazione prevede che le cooperative si occupino dei 17.500 metri quadrati di edilizia residenziale sociale e convenzionata, mentre Borio Mangiarotti svilupperà i restanti 17.500 mq di edilizia residenziale in libera vendita. In tutto il business plan prevede la costruzione di circa 500 appartamenti e la restituzione ai cittadini milanesi, in particolare agli abitanti del quartiere Bonola, di circa 15.000 metri quadrati di verde, riconnettendo con il tessuto urbano circostante un’area boschiva fino a oggi inaccessibile.

"Aabbiamo raccolto la sfida di intervenire su un’ex area industriale in disuso - dice Edoardo De Albertis, ceo di Borio Mangiarotti Spa - per operare dei veri interventi di riqualificazione e rigenerazione urbana da aprire alla città. l nostro approccio al progetto sarà all’insegna dell’inclusione, del rispetto dell’ambiente e della qualità dell’abitare".

"Un accordo - dichiara Alessandro Maggioni, presidente del Consorzio Cccl - che dimostra come la storicità, la reputazione e l’attaccamento alla città di Milano delle nostre imprese, diverse per statuti e obiettivi ma unite nella crescita equilibrata di Milano, possano collaborare proficuamente. Quando imprese e cooperative si intendono su numeri reali e obiettivi, edilizia libera ed Ers possono funzionare".

"Noi - conclude Vincenzo Barbieri, presidente di Lum - che rappresentiamo una parte importante della storia della cooperativa edilizia, siamo convinti che solo unendo le migliori tradizioni e coordinando le energie possiamo realizzare case di qualità a prezzi abbordabili".