Tutto era iniziato in un piccolo laboratorio che Bruno Cortinovis aveva allestito in casa sua, alla periferia di Cinisello Balsamo. Erano i primi anni ‘70 e l’imprenditore cinisellese giocava a fare il gelatiere in via Virgilio. Mai avrebbe immaginato che la sua attività di pasticceria e gelateria sarebbe diventata una delle più importanti di tutto il Milanese.
Nei giorni scorsi è morto improvvisamente Bruno Cortinovis, re del gelato e della pasticceria. A 72 anni, già da alcuni anni aveva progressivamente lasciato la sua attività che nell’ultimo decennio era cresciuta al punto da contare decine di dipendenti e un giro d’affari che riguardava non soltanto la vendita al minuto di gelati e torte, ma anche e soprattuto la fornitura di ogni tipo di dolce per la ristorazione.
Per questo prima di Natale era partito per Cuba dove intendeva trascorrere un lungo periodo di vacanze.
Nonostante Bruno Cortinovs fosse un uomo estremamente schivo, rifiutava interviste e fotografie, la notizia della sua improvvisa scomparsa ha subito fatto il giro della città.
In fondo quel suo nome era diventato un simbolo della pasticceria, perché con la sua “industria“ dei dolci Bruno aveva imposto un nuovo standard particolare fatto di buoni dolci a un prezzo competitivo. Non a caso il suo punto vendita di via Ciajcowsky è preso quotidianamente d’assalto da centinaia di persone, soprattutto in estate. Tanto che un paio d’anni fa era stato avviato un secondo punto vendita a Milano.
Ros.Pal.