Da scuola dei sogni al cantiere bloccato da 3 anni. Inail, committente dell’istituto a Vaprio, il primo in Italia realizzato dal ministero, dopo un lungo stallo lancia il bando europeo per portare a termine i lavori: 8,37 milioni di base d’asta e il Comune assume un avvocato per avere un parere sulla vicenda e sui suoi sviluppi.
"Soluzione più vicina", ha detto in aula il sindaco Marco Galli, nell’ultima seduta del 2024. "Abbiamo scelto di rivolgerci a un legale per tutelare gli interessi della nostra comunità. Come avevamo promesso", spiega il primo cittadino. Tema caldo della campagna elettorale finita con la sua vittoria, il destino delle nuove medie è sempre al centro della scena politica nel borgo. Galli aveva promesso che avrebbe provveduto e così ha incontrato i vertici Inail e ora entro il 31 gennaio sono attese le offerte "per i lavori di completamento del polo". Solo dopo l’apertura delle buste, si potrà fissare un nuovo cronoprogramma per rimettere sul binario giusto l’opera che in origine sarebbe dovuta costare 7 milioni, ma con i rincari degli ultimi anni, la cifra è lievitata. Il nuovo bando però potrebbe sollevare il Comune dal canone che secondo il vecchio accordo l’amministrazione avrebbe dovuto versare per 36 anni, 18 più 18 rinnovabili (3% dei costi di costruzione, fra i 250 mila e i 300mila euro l’anno, stando ai vecchi calcoli), uno de motivi di frizione più forte fra centrodestra all’opposizione, quando il progetto venne varato, contrario alla scuola, e centrosinistra allora alla guida del Comune, che, invece, ci ha sempre creduto.
Le elezioni del 2019 invertirono le parti, ma il duello è andato avanti. Ora, che sono finiti tutti in minoranza e alla guida del municipio c’è una lista civica sembra che la svolta sia a portata di mano. Lo stop ai lavori era arrivato nell’autunno del 2021 per "problemi progettuali", una vibrazione del pavimento che aveva bloccato ruspe e operai. Il progetto dello studio C+S, architetti Carlo Cappai e Maria Alessandra Segantini, era stato esposto alla Biennale di Venezia. Le medie, su due livelli, ospiteranno 15 aule più cinque speciali, laboratori tecnici e sale dedicate al corpo docenti. Il piano terra è stato pensato per aprirsi alla città, "una delle novità più importanti", secondo i sostenitori dell’istituto, grazie a una palestra, un auditorium e un teatro; quello superiore per l’insegnamento vero e proprio. Lo stabile è costruito sulle ceneri di una vecchia industria tessile dismessa, abbattuta per ospitare alunni e professori.