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La scuola in bottega. Geometria con il falegname: "Prima il fare, poi i libri"

Il servizio di Fondazione Aquilone: per tanti 14enni il diploma di terza media è un miraggio. Tredici allievi del Municipio 9, l’ultimo “agganciato“ per strada. "Alleanza con istituti e famiglie".

Studiare matematica, geometria, scienze e italiano cominciando dal “fare“. Osservando un falegname, un cuoco, uno sportivo. E poi, solo dopo aver acceso la scintilla della curiosità, passare ai libri. Questo è il metodo di “Scuola Bottega“ promosso dalla Fondazione Aquilone onlus contro la dispersione scolastica, che tende così una mano ai ragazzi in difficoltà, che vedono come un miraggio il diploma della scuola secondaria di primo grado (in terza media). "Nella nostra scuola particolare abbiamo accolto 13 ragazzi, tutti provenienti dalle scuole del Municipio 9", spiega Sara Dono, educatrice della fondazione. Dai quartieri di Bruzzano, Affori, Comasina e Bovisasca soprattutto. "L’ultimo è stato incontrato per caso a Bruzzano dagli “educatori di strada“ attivi con un progetto specifico. Notandolo a spasso da solo, al mattino, si sono avvicinati a parlargli scoprendo così che ha 14 anni e che non frequentava più le lezioni. La famiglia non sapeva come fare. Così è stato coinvolto nel progetto dopo aver preso contatti anche con la sua scuola". Ora è tornato a scuola, in un’aula diffusa, tra le botteghe dei quartieri e negli spazi di Cassina Anna a Bruzzano.

Il servizio di Fondazione Aquilone si rivolge a ragazzi che per problemi diversi non riescono a conseguire la licenza media seguendo il normale percorso. "La proposta – si specifica nella presentazione – non vuole sostituirsi alle scuole ma intende anzi attivare una collaborazione per il successo scolastico degli alunni che presentano più difficoltà. Lavoriamo in sinergia, per evitare che i ragazzi abbandonino gli studi o per recuperarli se già lo hanno fatto. Occorre poi che anche i genitori condividano questa proposta. Il servizio è gratuito". Non si va solo a bottega. Partendo poi da altre esperienze specifiche dei ragazzi, "la crescita del proprio corpo, le proprie emozioni, i dirittidoveri di chi compie quattordici anni", vengono proposti incontri con esperti e laboratori di musica, informatica e creatività ma anche visite a musei.

Tre sono i percorsi possibili: "I ragazzi iscritti alla classe terza media frequentano Scuola Bottega il lunedì, mercoledì e giovedì mentre il martedì e venerdì frequentano la propria scuola. Oppure chi, dopo una bocciatura, risulta ancora iscritto alla classe seconda, per il primo quadrimestre alterna la frequenza tra la scuola media e la “Scuola Bottega“ e da febbraio passa a “Scuola Bottega“ per preparare l’esame di fine anno". Terzo caso è quello dei ragazzi che non sono iscritti a nessuna scuola e che quindi vengono coinvolti in un progetto specifico per ritornare a studiare. "Durante il percorso, gli educatori di Scuola Bottega condividono con i ragazzi, le famiglie e le scuole il successivo orientamento professionale". Perché i ragazzi non si perdano più.

Marianna Vazzana