NICOLA PALMA E MARIANNA VAZZANA
Cronaca

La serie nera del 2024: dall’inizio dell’anno 17 vittime sulle strade milanesi

Il primo schianto fatale l’11 gennaio in viale Umbria, dove morì il 37enne Ivano Calzighetti fino a giovedì 1 agosto, funestato da tre morti in quattro ore

La serie nera del 2024. In bici, moto e a piedi:. In sette mesi 17 vittime

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Milano, 3 agosto 2024 – Il giovedì nero delle strade milanesi, funestato da tre morti in quattro ore tra via Boccaccio e via Aleardi, ha fatto salire a 17 il numero complessivo di vittime del 2024. La drammatica serie è iniziata nella notte tra il 10 e l’11 gennaio, quando il ciclista trentasettenne Ivano Calzighetti è stato investito e ucciso da una Peugeot 208 all’incrocio tra viale Umbria e via Pistrucci. Un mese dopo, il 13 febbraio, è toccato a un ottantaduenne con problemi di deambulazione: il triciclo a trazione elettrica che usava per spostarsi in zona Baggio è stato travolto da un Suv in via Bagarotti; l’anziano è morto dopo 5 giorni di agonia.

Il 7 marzo, un’altra croce, stavolta all’angolo tra via Gioia e viale della Liberazione: il quarantottenne Alessandro Brunello, tecnico federale di pesistica e coach in una palestra in zona Cenisio, è stato falciato in moto da un furgone, che gli ha tagliato la strada effettuando una svolta a sinistra non consentita in quel punto. Il 5 aprile, l’ottantaduenne Gian Carlo Pettenati è stato investito da un motociclista in via Aldo Moro, a due passi dal cimitero di Bruzzano, e sbalzato a decine di metri di distanza mentre stava attraversando lo stradone a piedi in un tratto lontano dalle strisce pedonali. Tredici giorni dopo, Giovanna Maria Bocca, 77 anni, è finita con la sua Fiat Panda contro un’altra auto, svoltando da via Grosio in viale De Gasperi, al Gallaratese.

Nella notte tra il 10 e l’11 maggio, è toccato al ventenne Francesco Squarcia, che in via dei Rospigliosi ha perso il controllo di una Honda Sh, che guidava con il foglio rosa, schiantandosi contro uno spartitraffico. Il giorno dopo, all’alba, un diciottenne è deceduto al San Raffaele per le ferite riportate nell’incidente avvenuto la sera precedente in via Corelli.

L’8 giugno, un quarantenne in sella a una Vespa si è schiantato su due auto parcheggiate in corso Sempione: è morto dopo due giorni di agonia al Niguarda. Nelle stesse ore, il rider trentaquattrenne Adnan Qasim, originario del Pakistan, è stato travolto senza scampo in via Camaldoli dalla Fiat Punto guidata da un ventiduenne di San Colombano al Lambro, rintracciato dalla polizia locale dopo una fuga durata 12 ore e risultato positivo a cocaina, cannabis e oppiacei.

Il 10 giugno, sono deceduti i due amici Samuele Lunardi e Sara Capani, rispettivamente di 39 e 31 anni, dopo il terribile impatto in scooter contro lo spartitraffico di via Novara. Sei giorni dopo, è morto al Niguarda il motociclista cinquantenne che due giorni prima era stato travolto da un’auto guidata da una ventiquattrenne vicino a una stazione di benzina di via Padova. Il 3 luglio, il ciclista Luigi Olivari, 63 anni, è spirato al Fatebenefratelli per i traumi riportati qualche ora prima in viale Tunisia: l’uomo si è scontrato con una Porsche Cayenne, ma forse a seguito di un malore. Il 21 luglio, infine, un ciclista sessantenne è andato a sbattere a velocità non elevata contro la parte posteriore di un autobus in via Caldera, a Quinto Romano: pure in quel caso, l’uomo si sarebbe sentito male, perdendo il controllo della bici.