Chiara scrive una lettera alla sorella Giulia Tramontano, mentre il Comune si prepara a intitolarle un parco a Senago. "Non mi sono arresa, me lo hai insegnato tu", scrive la 29enne a più di un anno di distanza dal maggio in cui Alessandro Impagnatiello, compagno di Giulia, la uccise con 37 coltellate mentre era incinta di sette mesi.
"Cara Giulia, oggi affido a questa tastiera il compito di raccogliere le mie lacrime e trasformarle in inchiostro su un foglio bianco. Non ho ancora trovato un posto in cui ospitarti nella mia nuova vita, quella dopo la tua morte". Scrive così Giulia nella lunga lettera pubblicata sul profilo Instagram e continua spiegando che "ho imparato ad accettare che in casa mia ci siano le tue foto, le nostre foto, le foto di famiglia, esponendomi spesso a ricordi dolorosi, riuscendo solo raramente a sorridere nel guardarle. Ho pensato che il tuo posto potesse essere la mensola dei ricordi, dove ci sei tu, ci siamo noi, ci sono delle candele, tanto dolore e speranza. Ma non sei lì, non certo nei ricordi che mi provocano dolore. Sei parte sicuramente della mia quotidianità, di una vita in cui non sarò mai realmente felice, perché penserò sempre che tu non sei qui con me a condividerla. Tu sei il tramonto che mi lascio alle spalle". La lettera prosegue spiegando come Giulia sia per Chiara anche la forza per andare avanti, per riempire le giornate e non pensare, a riuscire a vivere lontano da casa. Nel frattempo il Comune di Senago invita tutti all’inaugurazione del parchetto dedicato a Giulia e Thiago Tramontano, che si terrà domenica 8 settembre, alle 17.30 nel parchetto di via Novella.
Davide Falco