MARIANNA VAZZANA
Cronaca

Il divieto di fumo a Milano. L’assessora all’Ambiente, Elena Grandi: “Io, fumatrice, sarò la prima a cambiare”

Mancano cinque giorni al divieto quasi totale di sigarette all’aperto, sanzioni da 40 a 240 euro. Monguzzi critico: "Nessuna campagna informativa"

L'assessora di Milano, Elena Grandi

L'assessora di Milano, Elena Grandi

Milano, 27 dicembre 2024 – Il conto alla rovescia segna -5 giorni. Tra meno di una settimana, dal 1° gennaio, il divieto di fumo a Milano sarà esteso a tutte le aree pubbliche o a uso pubblico all’aperto, incluse vie e strade, con la sola eccezione delle aree isolate in cui è possibile rispettare la distanza di 10 metri da altre persone. Norma che vale, chiariscono da Palazzo Marino, anche per i dehor dei locali pubblici. Nessuna eccezione, quindi: tabacco bandito.

Ammesso invece l’utilizzo di sigarette elettroniche (e-cig). I trasgressori rischieranno multe che variano da un minimo di 40 euro a un massimo di 240 euro. Il divieto si aggiunge a quello che era già stato introdotto nel 2021, in vigore da tre anni alle fermate dei mezzi pubblici, nei parchi e negli spazi verdi, tra cui le aree per i cani e quelle per i giochi, i cimiteri e le strutture sportive. Il provvedimento ha l’obiettivo di contribuire a ridurre il PM10 e migliorare la qualità dell’aria.

Ora, scatta la seconda fase che fa parte del più ampio Piano Aria Clima approvato dal Comune di Milano, che ha l’obiettivo di ridurre le emissioni di anidride carbonica del 45% entro il 2030 e diventare una Città Carbon Neutral per il 2050.

"Questo secondo step – spiega l’assessora all’Ambiente e Verde Elena Grandi – riguardante il divieto di fumo inserito nel Regolamento per la Qualità dell’Aria che estende, di fatto, a tutta la città il divieto già in vigore in diverse aree e zone, è in primis un’azione di sensibilizzazione che punta a scoraggiare stili di vita che sappiamo essere dannosi per la salute di tutte le persone, non solo dei fumatori. Il fumo di sigaretta, secondo i dati di Arpa Lombardia, è infatti responsabile del 7% delle emissioni di polveri sottili. Stiamo parlando, quindi, di un provvedimento che vuole essere un’azione concreta di cui potranno beneficiare tutti, sia in termini di salute personale che di benessere generale".

Dal 2021 a oggi, le multe staccate per le sigarette accese dove non consentito sono state pochissime: appena una decina. Insomma, si è puntato più sulla sensibilizzazione dei fumatori piuttosto che sulla repressione. La norma, chiariscono dal Comune, ha l’intento di modificare le abitudini. "I comportamenti dei singoli – aggiunge l’assessora Grandi – possono fare la differenza e contribuire al miglioramento della qualità dell’aria della nostra città, quindi, da fumatrice, sarò la prima a cambiare le mie abitudini: sono consapevole che fare rispettare questo provvedimento non sarà semplice né immediato, ma sono anche convinta che sarà uno strumento per avviare un vero cambio culturale. Ecco perché contiamo sulla collaborazione di tutte e tutti. Sono felice che questa misura stia trovando l’appoggio del mondo scientifico e ci auguriamo che tutta la comunità scientifica, condividendo questo provvedimento, possa contribuire e aiutarci nell’opera di sensibilizzazione riguardo ai danni del fumo".

Tra le critiche, la "mancanza di informazione" per i cittadini, come sottolinea il consigliere comunale di Europa Verde Carlo Monguzzi: "Benissimo il divieto di fumo. Che peccato non aver fatto neanche una minima campagna di informazione: c’erano 4 anni di tempo. Da tanti anni c’è il regolamento dell’aria (promosso dall’assessore Granelli). La prima parte, divieto di fumo nei parchi, stadi, fermate bus, in vigore da 3 anni è stata un flop. Pensavo che visti gli errori del passato e l’importanza dell’iniziativa si facessero le cose seriamente. Anche per evitare strafalcioni: sento dire che la sigaretta inquina come il traffico! Non è vero, il contributo al pm 10 del traffico è il 45%, quello del fumo di sigaretta è il 7%. Proprio un peccato, ma l’unica attività di questa giunta è comunicare ai giornali. Speriamo nella fantasia dei milanesi".

Plauso dal deputato di Alleanza Verdi Sinistra Francesco Emilio Borrelli: "Si tratta di una misura assolutamente condivisibile che, auspico, venga ripresa da altri sindaci sia in Campania che nel resto d’Italia prevedendo, in una prima fase, alcune aree destinate al fumo in pubblico. Il provvedimento adottato dalla giunta meneghina impatta positivamente non solo dal punto di vista della tutela della salute pubblica ma avrà i suoi effetti positivi anche dal punto di vista ambientale".