CLAUDIO
Cronaca

La struggente tenerezza del cuscino in più

Negri Un cuscino in più, da Milano a Timbuctù, in notti difficili, è un bene rifugio irrinunciabile. Ci vuol...

Negri Un cuscino in più, da Milano a Timbuctù, in notti difficili, è un bene rifugio irrinunciabile. Ci vuol...

Negri Un cuscino in più, da Milano a Timbuctù, in notti difficili, è un bene rifugio irrinunciabile. Ci vuol...

Negri

Un cuscino in più, da Milano a Timbuctù, in notti difficili, è un bene rifugio irrinunciabile. Ci vuol poco, del resto. Oltre alla essenziale dotazione, il cuscino in più dona una tenerezza struggente. Una tenerezza che approda comunque alla solitudine, ma nel cuscino (e vorremo dire nella cuscina, connotando così le nostre decise inclinazioni) c’è come il morbido spalto di una condivisione, di chi non si arrende alla propria eco. Come un abbraccio di dune, nella smerigliata sera del deserto, per non sentirsi soli e, per dirla con Antoine de Saint Exupery, “costruire un villaggio d’uomini”. Con quello che si ha a tiro. Cuscini compresi, No, all’estremo fortilizio, all’ultima ridotta di nostra vita, nelle ore di quel sonno che va assottigliandosi e dissipandosi come un ghiacciaio alpino, non rinunceremmo ormai senz’ira.

Guai insomma a chi ci tocca il secondo cuscino, giù le mani dal guanciale di riserva e di supporto. A differenza della persona che da ere geologiche ha deciso di condividere con noi la vita all’ingrosso e dorme ormai lontanissima al nostro fianco o nel raggio di cinque parsec, il secondo cuscino ci dà invece il conforto costante e fedele di una presenza che vegli accanto a noi. O che ci dorma vicino, suggerendoci anche i sogni, senza peso, se non quello delle sue piume. Una confidenza morbida, nel buio screziato di ore lente. La cuscina non è in competizione con nessun’altra persona, nella stanza o nel mondo delle idee. Ci piace pensare che essa (ella) sia destinataria di un amore comunque intrepido, un amore essenziale di braccia che abbracciano e riscaldano e ne siano a loro volta abbracciate e riscaldate. Di tanto affetto disperso la cuscina se ne fa di notte in notte muta vestale. Forse il secondo cuscino è solo un conforto transitorio, circoscritto a una fase afasica della nostra vita, che ci traghetti verso il cuscino unico essenziale. Verso lo sciame di pensieri che vi sostano inquieti, anche quando paiono assopiti e per quanto la loro fierezza non lo ammetta, in perenne attesa di un ritorno. Ci arriveremo un giorno, anzi: una notte, stringendoci al secondo cuscino, alla cuscina nostra. Che ci dà sempre così tenere spalle