ANDREA SPINELLI
Cronaca

La svolta del rapper Nayt: "Dalla rabbia all’introspezione contro un mondo a tifoserie"

William Mezzanotte manda tutto esaurito l’Alcatraz col tour del suo album “esistenzialista“ "Cresciuto in un posto difficile, mi sto facendo la mia cultura ora. Vorrei capire di più di politica".

La svolta del rapper Nayt: "Dalla rabbia all’introspezione contro un mondo a tifoserie"

Gli ci sono voluti tre “Raptus” per diventare Nayt, ma ora William Mezzanotte, rapper isernino cresciuto a Roma, 29 anni, attivo discograficamente dal 2011 ma approdato alla notorietà solo otto anni dopo – grazie, appunto, all’ultimo capitolo della trilogia “Raptus” – ha spalle abbastanza larghe per mandare esaurito l’Alcatraz con settimane d’anticipo. Come accaduto per il concerto che questa sera lo vede raccogliere i frutti di “Habitat”, album esistenzialista in cui si domanda chi è e qual è il suo posto al mondo.

Nayt, pure lei è diventato pompiere dopo essere nato incendiario?

"Sono uno introspettivo di carattere, mi piace andare in profondità. Ma senza perdere il grido che mi porto dentro, e che magari all’improvviso esce fuori come in “Guerra dentro“, uno dei singoli di quest’ultimo disco".

Proprio quel pezzo dice che "un’altra guerra scoppia e io non me ne accorgo". L’assuefazione a questi nostri tempi?

"A quanto pare sì. Tutto è edulcorato da un web che, mettendo sullo stesso piano i contenuti importanti e quelli risibili, annacqua la realtà rendendo la conoscenza superficiale. Su ogni argomento si predilige una semplificazione estrema, che ignora la complessità delle cose per ridurre tutto ad una contrapposizione tra poli opposti, tra curva Nord e curva Sud, come in una partita di calcio".

E lei come si rapporta con tutto questo?

"Sono cresciuto in un contesto difficile, con una situazione familiare critica, a scuola non ci andavo e la mia cultura me la sto facendo ora, passo dopo passo, cercando di districarmi nel surplus d’informazione che ci piove addosso ogni giorno. Vorrei capire di più di economia, di storia, di politica".

Ultimo libro letto?

"“Psicopolitica“ del filosofo sudcoreano Byung-Chul Han, un’analisi interessante del periodo storico che viviamo".

C’è una “scuola romana“ del rap?

"Sono cresciuto qui, mi sono formato qui, ma essendo nato altrove non mi sono mai sentito romano al 100% quanto, piuttosto, cittadino del mondo".