Milano – È in arrivo il riconoscimento dell’identità alias per l’abbonamento Atm. Il Comune e l’Azienda del trasporto pubblico si sono impegnati a raggiungere questo obiettivo per l’inizio del 2025. "È una misura di civiltà doverosa che mi fa piacere annunciare proprio nel mese del Pride – spiega l’assessora comunale alla Mobilità, Arianna Censi –. L’abbonamento ai mezzi pubblici è una delle poche tessere che portiamo sempre con noi, che teniamo a portata di mano e usiamo quotidianamente. È bello e importante che l’identità registrata sia quella in cui ciascuno e ciascuna davvero si riconosce, non necessariamente quella anagrafica. E ringrazio Atm per partecipare a questo percorso che il Comune ha avviato grazie alla mozione della consigliera comunale Monica Romano".
"A dicembre dell’anno scorso – si legge nella nota di Palazzo Marino – la Giunta ha dato via libera alle carriere alias per i dipendenti del Comune, consentendo loro di richiederne il riconoscimento all’interno dell’amministrazione. Una misura che, dopo la richiesta e l’attivazione, prevede l’applicazione a tutte le interazioni interne al luogo di lavoro, ad esempio badge, cartellino di riconoscimento, posta elettronica o targhe sulla porta dell’ufficio. Inoltre, anche per le scorse elezioni, il Comune ha invitato presidenti di seggio, scrutatori e scrutatrici ad accogliere elettrici ed elettori alle urne, distribuendoli in un’unica fila, anziché dividerli in file differenziate sulla base dei generi femminile e maschile, lesive nei confronti delle persone transgender e non binarie".
"Il riconoscimento dei diritti di tutti e tutte passa anche attraverso questi passi – afferma la delegata alle Pari opportunità del Comune, Elena Lattuada –. Il percorso che l’amministrazione comunale sta compiendo è la conferma della volontà del sindaco e della Giunta di rendere Milano “capitale dei diritti“ e lo facciamo anche grazie al sostegno delle partecipate comunali, come Atm". "In un quadro legislativo ancora inadeguato – dichiara la Romano – è indispensabile dare segnali inequivocabili in favore del riconoscimento del genere di elezione. Milano è una città a cui si guarda con speranza e fiducia in tema di diritti e questo traguardo dimostra che siamo sulla strada giusta".