MARIANNA VAZZANA
MARIANNA VAZZANA
Cronaca

La svolta dopo la segnalazione. Vivevano in tenda con 5 bambini. Ora sono ospiti di Casa Jannacci

Dopo i cittadini di Gratosoglio si sono mobilitati volontari, Municipio 5 e infine l’assessorato al Welfare. Papà David: "Ringrazio tutti, adesso voglio trovare un lavoro in regola per poter prendere una casa".

David Vargas Flores, sua moglie e i loro cinque figli nella tenda dove vivevano fino a ieri pomeriggio. Il più grande ha 10 anni mentre il più piccolo soltanto 10 mesi

David Vargas Flores, sua moglie e i loro cinque figli nella tenda dove vivevano fino a ieri pomeriggio. Il più grande ha 10 anni mentre il più piccolo soltanto 10 mesi

"I nostri bambini non dovranno più dormire in tenda". David Vargas Flores lo dice commosso, al telefono, poco dopo le 17 di ieri. Sua moglie Noemi è appena entrata insieme ai 5 figli, che hanno tra i 10 anni e i 10 mesi, nella casa d’accoglienza comunale Enzo Jannacci di viale Ortles. Lui, al momento, ha scelto di restare nella tenda per organizzare il trasporto di indumenti, giochi e oggetti personali rimasti nel rifugio di fortuna. "Li raggiungerò presto e non staremo separati. Solo la notte mi sposterò nella sezione maschile". Una notizia che è un sollievo per la famiglia stessa e per tutti i cittadini del Gratosoglio, che si sono mobilitati per aiutare padre, madre e bambini arrivati dal Perù, accampatisi nel parco tra la comunità Oklahoma e l’area giochi di fronte alle case popolari di via Costantino Baroni. Una storia raccontata ieri sulle pagine del Giorno.

I sette erano lì da domenica, dopo aver dovuto lasciare una casa sovraffollata fuori Milano, in cui erano ospiti da parenti (in affitto) ed essersi in un primo momento sistemati a Rozzano, sempre in tenda. Poi la decisione di spostarsi a Gratosoglio – prima nella baracca di un orto e poi all’aperto –, per mangiare alla mensa gestita dai Fratelli di San Francesco in via Saponaro. Per lavarsi invece attraversavano la città, arrivando alla Casa della Carità a Crescenzago. Il padre David, di 27 anni, vive in Lombardia da un anno, con regolare permesso, e per mesi ha lavorato come addetto alle pulizie. A dicembre scorso lo ha raggiunto la moglie Noemi, trentenne, con i bambini, due gemelline di 10 anni, una sorellina di 7 (avute da una precedente relazione) e due maschietti di 3 anni e 10 mesi. "Siamo dovuti scappare dal Perù per gravi motivi", ha spiegato. "Sono qui con un visto, in attesa di avviare le pratiche per il permesso di soggiorno". Rimasti senza un tetto, si sono accampati nel parco. Anche perché David nel frattempo ha perso il lavoro, "che non era regolare. Avrei voluto un contratto per poter cercare una casa". Per loro si sono attivati volontari come Mario Donadio (Ambrogino d’Oro a dicembre) e Saverio Navolio, pensionato tuttofare. A Casa Jannacci "ho accompagnato io la signora con i bimbi – racconta –. Al parchetto, altri piccoli del quartiere ieri cercavano i loro amichetti. Torneranno a giocare ma non dovranno più dormire in una tenda se non per divertimento". Aiuti quotidiani anche da Cristina Campanini dell’associazione Aiutility e dal parroco don Paolo Steffano. Decisivo l’intervento di Natale Carapellese, presidente del Municipio 5, che ha attivato i Servizi sociali. Ora, la buona notizia comunicata dall’Assessorato al Welfare del Comune: "Sono stati tutti ospitati a Casa Jannacci".

"Ringrazio tutti i volontari, il Municipio 5 e il Comune, che si sono presi cura di noi", conclude David. Il prossimo obiettivo è "trovare un lavoro". Lunedì andrà allo sportello dedicato in Municipio 5.