La truffa dello specchietto evolve: nella messa in scena, il malvivente di turno si spaccia per vigile e poi continua a spillare soldi al malcapitato lamentando di dover pagare fantomatiche multe dovute all’incidente (inesistente). Nella rete del raggiro attuato con questo escamotage è finita un’anziana di 86 anni alla quale in un anno sono stati rubati “a rate“ 17mila euro. Ma il truffatore e la sua complice sono stati smascherati da una vicina di casa dell’anziana, sua coetanea, che ha capito che qualcosa non andava e si è rivolta a un agente di polizia locale “vero“, vigile di quartiere del Municipio 7. E lo scorso martedì il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Milano, dopo l’interrogatorio di garanzia, ha confermato la misura della custodia cautelare in carcere per il reato di truffa nei confronti di un uomo di 37 anni e una donna di 36.
La misura era stata richiesta dalla Procura di Milano sulla base di un’attività di indagine della polizia locale di Milano cominciata la scorso agosto, dopo che la vittima si era confidata con la vicina dicendo di dovere dei soldi a un certo "vigile urbano" con il quale, mesi prima, aveva avuto un piccolo incidente danneggiando lo specchietto retrovisore. La vicina ha parlato con il “vero“ agente di polizia locale che ha messo in moto tutto, cominciando a raccogliere la denuncia della vittima. È emerso fosse stata raggirata da un uomo che, quasi sempre accompagnato da una donna, fingendosi vigile, si era fatto consegnare tutti i risparmi che erano sul conto della donna: la filiale della Bpm ha confermato l’ammanco di 17mila euro.
Al successivo accreditamento della pensione sul conto della signora, gli agenti sono riusciti a identificare i due truffatori, che avevano scortato l’anziana dalla sua abitazione alla banca per assicurarsi che prelevasse a loro favore altri mille euro. La donna tra l’altro aveva scritto su un diario tutti i prelievi effettuati su richiesta del finto vigile, così è stato facile ricostruire tutte le cessioni. Da qui, la decisione della custodia cautelare in carcere. Il procuratore aggiunto Eugenio Fusco coglie l’occasione per "richiamare l’attenzione di tutti. L’impegno della Procura in questo specifico settore è massimo: nel corso dei primi nove mesi del 2023 sono state arrestate 15 persone".
"La collaborazione tra istituzioni – dichiara l’assessore alla Sicurezza Marco Granelli – è fondamentale e altrettanto importante è informare le persone, per questo organizziamo incontri nei quartieri. In caso di sospetti, chiamare sempre il 112".